In programma per le ore 16 del 14 dicembre, presso la Camera di Commercio di Ragusa, un convegno sul tema “Il gioco d’azzardo patologico: dall’illusione all’inganno”, organizzato dall’Adiconsum di Ragusa-Siracusa in collaborazione con l’Anteas, con la Federazione Pensionati della Cisl e con la Cisl stessa, con l’Asp e con i Giocatori Anonimi.
Il convegno gode del patrocinia della Camera di Commercio di Ragusa e della Banca Agricola Popolare Ragusa. I lavori sono introdotti e moderati da Antonella Occhipinti, psicologa-psicoterapeuta. A portare i saluti al convegno saranno Gianni Cerruto, presidente Adiconsum Ragusa-Siracusa, Rocco Schininà presidente Anteas Ragusa, Vito Polizzi segretario generale del pensionati Cisl, Paolo Sanzaro segretario Ust-Cisl Ragusa-Siracusa. Le relazioni sono affidate a Giuseppe Mustile, responsabile dell’unità complessa Dipendenze Patologiche dell’Asp ragusana e dal colonnello Giorgio Salerno, comandante provinciale della Guardia di Finanza.
Ai lavori interverrà il Gruppo Giocatori Anonimi. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) la dipendenza da gioco d’azzardo coinvolge un milione e mezzo di italiani, mentre il fatturato complessivo dei giochi legali si attesta a circa 90 miliardi di euro l’anno, facendo si che “l’industria gioco” rappresenti la terza industria del paese e contribuisce a portare l’Italia ad essere la terza nazione, per gioco d’azzardo, al mondo. E in questo quadro allarmante, risulta anche che Ragusa è, tra le 9 province siciliane, quella in cui si scommette di più.
La dipendenza dal gioco patologico induce il soggetto alla necessità imperante di giocare denaro che diventa l’unico interesse, l’occupazione, la preoccupazione centrale della propria esistenza. Con il tempo, però i giocatori compulsivi cominciano a contrarre debiti, a perdere il lavoro e gli affetti. I danni economici, familiari, sociali e sanitari sono ingenti. Il convegno ha lo scopo di sensibilizzare e informare sui rischi connessi a tale patologia e promuovere comportamenti più consapevoli e responsabili nei confronti del gioco. (da.di.)