Ragusa – Nel dibattito apertosi dopo l’approvazione in consiglio comunale della convenzione con l’Università di Catania per l’istituzione e l’avvio del nuovo corso di laurea in Management delle imprese per l’economia sostenibile, entra ora in maniera molto decisa anche il Comitato ‘Ragusa al centro’, presieduto da Turi Iudice, comitato che ha fatto della rivitalizzazione del centro storico superiore il suo obiettivo e che sempre più è entrato in rotta di collisione con l’amministrazione Cassì e con l’assessore alla Cultura Clorinda Arezzo, dalle sollecitazioni per l’avvio dei lavori di recupero della biblioteca civica Verga di via Matteotti alle ripetute critiche per la mancata riapertura del museo archeologico di via Natalelli.
Ed ora interviene sulla allocazione del corso di laurea (che prenderà l’avvio già dal prossimo anno accademico) presso i locali di Ragusa Ibla dell’ex Distretto Militare.
La posizione di ‘Ragusa al centro’ è chiarissima fin dal titolo della nota stampa diffusa “l’Università è di Ragusa, non solo di Ibla”. Poi Turi Iudice avvia le proprie argomentazioni prendendo spunto dalla discussione in aula consiliare “nel corso della seduta dedicata all’approvazione della convenzione con l’Ateneo catanese, occasione nella quale diversi esponenti delle opposizioni consiliari hanno espresso la proposta di insediare la Facoltà nel centro storico superiore di Ragusa, mentre il Sindaco Cassì, fino all’ultimo comunicato, parla di Ragusa Ibla come cittadella universitaria”. Iudice entra subito nel vivo della discussione “riteniamo, come Comitato ‘Ragusa al Centro’, che non si debba assolutamente scivolare in una polemica dal sapore campanilistico, ma riteniamo che le Facoltà Universitarie non debbano essere retaggio esclusivo del quartiere di Ibla, né, tantomeno, si debba parlare di ‘cittadella universitaria’.
Dal punto di vista turistico, Ibla, ancorché poco valorizzata per quello che riguarda il riconoscimento UNESCO, dal momento che più attenzioni sono rivolte al Castello di Donnafugata, in termini turistico-culturali, gode di una centralità indiscutibile, privilegiata nella spartizione dei fondi della Legge su Ibla, con la maggioranza dei monumenti e delle Chiese, menzionate nel piano di gestione del sito UNESCO, che appartengono al quartiere. Ibla gode di strutture ricettive e di ristorazione anche di elevato livello, è meta di numerosi visitatori e dei ragusani in cerca di svago, di passeggiate, di uno gelato o di una pizza. La presenza di strutture adeguate ha permesso di concedere all’Università i locali dell’ex Distretto Militare, dove ci sono spazi per uffici e aule. Alla Facoltà di Lingue è stato concesso il Monastero di Santa Teresa che consente di ospitare agevolmente la frequentata Facoltà di Lingue. Pensiamo che Ibla goda delle dovute attenzioni, dobbiamo, piuttosto, preoccuparci di non saturare, con effetti negativi, l’antico quartiere barocco. Non c’è da fare nessuna polemica o lotta cittadina, riteniamo che anche Ibla è di tutti i ragusani, per cui ci sentiamo autorizzati a dire la nostra.
A Ibla c’è l’Università, a Ibla si dovrà aprire il nuovo Museo Archeologico, a Ibla ci sono mete da sfruttare in termini turistico culturali, il Palazzo La Rocca, il Palazzo Cosentini, il Palazzo Sortino Trono, il Palazzo della Cancelleria, alcune Chiese che non vengono ottimamente sfruttate, ci saranno gli ultimi importanti insediamenti nei locali di via del Mercato e in quelli dell’ex macello di Ibla. Riteniamo di poter avanzare la proposta di decentrare a Ragusa superiore buona parte della nuova facoltà, innanzitutto per quanto riguarda gli alloggi di studenti e del corpo docente.
Nel centro storico superiore si possono trovare strutture più adeguate alla mensa, sarebbe più facile incentivare la realizzazione di piccole strutture ricettive, di appartamenti da affittare, in una sorta di casa dello studente diffusa. Due importanti biblioteche a disposizione, i servizi consueti di una città, la vicinanza al comparto produttivo che attiene proprio alle finalità della facoltà.
Il problema, che esiste anche con una facoltà relegata interamente a Ibla, è quello di avere un sistema, finalmente, funzionale di trasporto pubblico urbano, per mezzo del quale Ragusa superiore e Ibla possano essere, come in effetti sono, un solo centro”. Poi le conclusione del presidente del Comitato ‘Ragusa al centro’ Turi Iudice “questo nostro intervento non vuole essere solo una mossa finalizzata a spingere per portare la Facoltà a Ragusa superiore, non si vuole creare nessuna contrapposizione, ma, si spera, in un clima costruttivo e, per una volta, collaborativo, di effettivo confronto, si auspica un approccio più partecipato alla questione che, ripetiamo, riguarda tutta la città e tutti i ragusani. Riteniamo ci possano essere validi elementi, da verificare e da valutare per accentrare la nuova facoltà sul centro storico superiore, del resto, ci pare che rivitalizzare e riqualificare il centro storico superiore sia obiettivo, ancorché per nulla raggiunto, di questa amministrazione, la nostra proposta di valutazione va in questa direzione”. (da.di.)