ROMA – Un’altra brutta figura rimediata dall’Italrugby in questo Sei Nazioni 2021. Gli azzurri del ct Smith rimediano contro il Galles la terza sconfitta all’Olimpico dopo i ko con Francia e Irlanda, la quarta nel Torneo dopo quella di Twickenham contro i campioni uscenti dell’Inghilterra. I ‘Dragonì sembrano di un altro pianeta e alla fine espugnano Roma con un eloquente 48-7. Sabato prossimo per Bigi e compagni, alla 31esima battuta d’arresto di fila nel Sei Nazioni, c’è l’ultima sfida con la Scozia ad Edimburgo: per evitare il ‘cucchiaio di legnò serve una vittoria. L’avvio degli azzurri è da incubo, con i ‘Dragonì che partono a testa bassa e, al 3′, vanno a segno con una punizione di Biggar. Capitan Bigi, al 6′, rimedia un giallo per un intenzionale nei pressi della linea bianca: Italia con l’uomo in meno e, subito dopo, costretta a subire la prima meta del match per mano di Adams, capace di resistere a Bellini e di schiacciare sul prato.
Il kicker britannico trasforma da posizione defilata ed è già 0-10. Garbisi sembra poter prendere per mano i suoi ma il Galles, quando mette il turbo, è inarrestabile. Lo dimostra al 13′, con un’azione avvolgente che premia Faletau con la seconda marcatura ospite; Biggar non centra l’acca poco prima della ritrovata parità numerica. Ma anche così l’Italia trova enormi difficoltà a fare il suo gioco ed il Galles, superiore in ogni angolo di campo, ne approfitta per aumentare la forbice con una doppietta di Owens, bravo al 21′ a sfruttare il lavoro della maul e alla mezzora a mettere a tacere, sempre di forza, la difesa azzurra. Biggar, che poco prima aveva rischiato grosso per un placcaggio su Meyer, non è sempre impeccabile ma lo score parla chiaro: Italia sotto 27-0, uno score che resterà immutato sino all’intervallo, vuoi perchè il TMO annulla per un in avanti una meta di Rees-Zammit, vuoi perchè la reazione dell’Italia non riesce mai a pungere davvero.
La ripresa sembra offrire lo stesso spartito, anche perchè al 2′ North si invola nelle praterie per iscriversi al tabellino. Biggar stavolta è puntuale e lo 0-34 diventa un passivo troppo pesante per un’Italia che al 7’ finalmente si sblocca: tutto merito di Ioane, che si lancia con un calcio a seguire e poi fa festa sebbene Liam Williams tenti di fermarlo. Garbisi ha il piede calibrato e il match va sul 7-34. Dopo aver annullato una meta di Adams, il TMO ‘condannà al giallo anche Riccioni, punito al 27′ per un avambraccio troppo alto. E’ così i britannici ne approfittano per allungare ulteriormente, prima con il neo entrato Sheedy, che al 19′ va in meta e trasforma, e poi al 25′ con Rees-Zammit dopo un intercetto. Sul 48-7 per gli ospiti iniziano a scorrere i titoli di coda su un incontro che ha evidenziato, ancora una volta, le lacune di un’Italia giovane e dalle buone potenzialità ma al momento troppo lontana dai ‘signorì dell’ovale.