Un minorenne siciliano su tre è in sovrappeso: giornata di studi a Palermo per discutere del record negativo italiano ed europeo della Sicilia. Più specialisti in Medicina dello Sport a Palermo per lavorare sulla prevenzione.
Questi e altri dati saranno al centro dell’iniziativa che si terrà a Palermo, domani martedì 12 novembre 2019 (dalle ore 10,30), presso il dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata (BiND) – Aula "E. Nesci" (Istituto di Anatomia Umana e Istologia dell’Università degli Studi di Palermo), in occasione degli esami finali per il conferimento del titolo di specialista in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università di Palermo, con la presenza del dottor Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva italiana (FMSI) nonché della Federazione Europea EFSMA (European Federation of Sports Medicine Associations).
La mancanza di cultura dello sport e del rispetto di corretti stili di vita – secondo gli studiosi del settore – pone l’Isola nella posizione del più alto tasso di persone sovrappeso di tutta l’Europa. Dinamiche legate anche al livello culturale del nucleo familiare: i bambini siciliani in eccesso di peso sono, infatti, pari al 19% tra quanti vivono in famiglie con genitori laureati ma raggiungono il 30,1% se i genitori non sono andati oltre la scuola dell’obbligo. Tutto ciò incide sul costo sanitario della Regione per l’aumento delle patologie cardiovascolari (ipertensione e ischemia), metaboliche (diabete ed ipercolesterolemia), osteo-articolari e tumorali (recenti ricerche dimostrano che lo sport costante riduce il cancro al seno e del colon). “La Sicilia – dichiara Maurizio Casasco, presidente FMSI – merita una maggior attenzione per migliorare lo stile di vita e l’alimentazione, soprattutto tra i bambini, in quanto il tasso di obesità infantile è tra i più alti d’Europa. Fare sport migliora la vita e i controlli sanitari sono obbligatori per diminuire i rischi salute che, grazie alle Leggi da noi promosse negli anni, hanno ridotto di oltre l’85% gli episodi di morte improvvisa nei campi di gara. Inoltre grazie all’obbligo dei defibrillatori si potrebbero salvare ancora più vite.”
"La presenza di Maurizio Casasco durante i lavori – evidenzia Francesco Cappello, ordinario di Anatomia umana e direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina dello Sport di Palermo – con la sua lectio magistralis (“Medicina dello sport in Italia e in Europa: presente e futuro”) in occasione della cerimonia di attribuzione del titolo ai nuovi specialisti delle tre sedi di Palermo, Catania e Messina, testimonia l’eccellente rapporto che la Scuola siciliana è riuscita a instaurare con la FMSI (Federazione Medico Sportiva italiana), punto di riferimento scientifico e professionale per tutti gli specialisti del settore". E Gennaro La Delfa, presidente regionale della FMSI, sottolinea come "Il binomio FMSI e Università è fondamentale per aumentare la cultura del movimento che migliora lo stato di salute dei cittadini in una Regione come la Sicilia collocata agli ultimi posti per percentuale di persone sportive e fisicamente attive". A invocare "la necessità di coinvolgere il Servizio Sanitario Nazionale per organizzare insieme progetti di screening per tutti coloro i quali intendono intraprendere attività motorie, specie in età evolutiva e negli anziani" è, invece, il dottor Vittorio Virzì, coordinatore regionale della Formazione FMSI.
La giornata di lavori sarà introdotta dal professor Giuseppe Ferraro (direttore del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata) e dal dottor Carlo Picco, direttore generale del Policlinico Universitario di Palermo. Da anni promotore di tante attività rivolte alla tutela sanitaria dell’atleta, il presidente della Federazione Medico Sportiva italiana, Maurizio Casasco, ha firmato quest’anno un protocollo d’intesa con il Ministro dell’Università per promuovere l’esercizio fisico quale strumento di prevenzione delle malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Un incremento di quasi il 50% del numero di borse di studio per le Scuole di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico sul territorio nazionale è stato uno dei primi effetti del protocollo. Anche Palermo ha beneficiato di questo incremento avendo ottenuto, grazie all’ampia rete formativa sul territorio siciliano, il maggior numero di posti nella graduatoria nazionale.