Ragusa – “A seguito dell’ultima riunione tenutasi nella sede del Libero consorzio, che ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali, intendiamo riprendere con forza quanto già espresso nel nostro precedente intervento: è ormai improrogabile un intervento urgente e strutturale della Regione a favore dell’aeroporto di Comiso, con un sostegno economico analogo a quello garantito all’aeroporto di Trapani”. Lo dicono il presidente territoriale Cna Ragusa, Giampaolo Roccuzzo, e il segretario Carmelo Caccamo, dopo la riunione di presidenza tenutasi martedì sera nella sede associativa di via Psaumida.
La riunione a palazzo della Provincia aveva stabilito come priorità un incontro tempestivo con i vertici Sac, da tenersi subito dopo il rinnovo degli organismi. Tuttavia, come prevedibile, questa condizione è rimasta lettera morta, inserita com’è in un contesto politico estremamente delicato. A complicare ulteriormente lo scenario si aggiunge la questione, altrettanto cruciale, del rinnovo degli organi camerali: anni di commissariamento hanno progressivamente svuotato di significato il ruolo decisionale delle associazioni di categoria che, sulla carta, dovrebbero contare per circa il 62% delle quote Sac come Camera di Commercio del Sud est ma che, di fatto, sono state esautorate dalla politica regionale.
“Tutto questo – continuano Roccuzzo e Caccamo – ci pone di fronte a un grande dilemma, che ricorda l’attesa infinita di “Aspettando Godot”. In un momento storico segnato dalla prospettiva di privatizzazione degli scali, è lecito domandarsi quali siano le effettive intenzioni della Regione su Comiso. Le proposte avanzate dalle associazioni sono rimaste prive di risposta, in assenza di un confronto diretto e trasparente con il presidente Schifani, che avrebbe il dovere di indicare con chiarezza quali risorse la Regione ha in animo di investire per il rilancio dello scalo comisano.
Nella seduta di presidenza abbiamo deciso di produrre questo ulteriore intervento per richiamare l’attenzione su un tema che non può più essere procrastinato: la necessità che la Regione intervenga con la stessa determinazione e la stessa dotazione economica utilizzate per sostenere l’aeroporto di Trapani. Non intendiamo entrare nel merito della discussione alquanto superflua sul ruolo della Sac, in quanto per tutta una serie di motivi è evidente che, allo stato attuale, alternative concrete alla gestione da parte di tale società non se ne profilano all’orizzonte. L’equazione è semplice quanto ineludibile: maggiori risorse regionali significano più incentivi alle compagnie aeree e, di conseguenza, un aumento delle rotte disponibili, a prescindere dal soggetto che si occupa dei bandi, sia esso la Camera di Commercio o un altro ente. Oggi più che mai, dunque, chiediamo alla Regione chiarezza, trasparenza e tempestività.
L’aeroporto di Comiso rappresenta un’infrastruttura strategica per il territorio e non può essere lasciato indietro, schiacciato da logiche politiche lontane dagli interessi reali della comunità. Le associazioni di categoria e le istituzioni locali sono pronte a collaborare, ma serve una risposta concreta e immediata da parte della Regione: solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo allo scalo di Comiso, al pari delle altre realtà aeroportuali siciliane”.