Il primo marzo è stato segnato da una tragedia aerea in cui Gianpietro Scomparin, un tecnico informatico di 57 anni dell’ospedale Giovanni XXIII di Monastier, a Treviso, ha perso la vita a causa di un malore improvviso durante un volo verso Vienna per un congresso europeo di radiologia.
Gianpietro si era imbarcato all’aeroporto Canova di Treviso insieme a un collega, amministratore delegato del gruppo sanitario dell’ospedale. Durante la fase di atterraggio, il collega ha notato che Scomparin aveva gli occhi chiusi. Inizialmente, ha pensato che stesse riposando, ma presto si è reso conto che l’uomo aveva perso conoscenza.
Il personale di bordo ha immediatamente attivato le procedure di emergenza, cercando di rianimare Scomparin con il defibrillatore per oltre mezz’ora, ma, purtroppo, ogni sforzo è risultato vano. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi all’atterraggio, Gianpietro è deceduto a causa di un malore improvviso in volo.
Gianpietro Scomparin, residente a San Donà di Piave, vicino a Venezia, lascia due figli di 19 e 21 anni.
La sua scomparsa ha gettato nel lutto la comunità locale, colpendo amici, colleghi e familiari, tutti addolorati per la perdita di un uomo che conduceva una vita serena e che ha contribuito al campo dell’informatica presso l’ospedale Giovanni XXIII. La tragedia ha sottolineato la fragilità della vita e ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di coloro che conoscevano e amavano Gianpietro Scomparin.