Negli ultimi mesi, il dibattito sulle misure riguardanti le cartelle esattoriali si è intensificato. È essenziale fare chiarezza su cosa sia già definito e quali novità legislative siano ancora in fase di discussione, in particolare riguardo alla sanatoria e al meccanismo di discarico.
Rottamazione-quinquies: Slitta al 2026 e Sarà Selettiva
Una nuova sanatoria per i debiti col Fisco, la cosiddetta Rottamazione-quinquies, non è stata approvata per il 2025. L’ipotesi più concreta è che la misura possa essere inserita soltanto nella prossima Legge di Bilancio 2026.
Le discussioni in corso puntano a un meccanismo più flessibile ma anche più rigoroso rispetto al passato:
- Piani di Rientro Estesi: Si valuta l’introduzione di rateizzazioni più lunghe, con la possibilità di arrivare fino a 120 rate mensili (equivalenti a 10 anni).
- Saldo e Stralcio Mirato: Potrebbe essere prevista la cancellazione parziale dei debiti di importo ridotto, nota come saldo e stralcio.
- Esclusione dei “Recidivi”: Un punto chiave è l’intenzione di escludere dai benefici i cosiddetti debitori seriali, ovvero coloro che sono già decaduti dalle precedenti rottamazioni per mancato pagamento.
Discarico Automatico: La Rivoluzione da Gennaio 2026
Una novità di grande rilevanza e già certa è l’introduzione del discarico automatico a partire dal 1° gennaio 2026.
Il meccanismo prevede che, se l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) non riesce a recuperare un credito entro cinque anni dalla sua presa in carico, la cartella debitoria venga automaticamente restituita all’ente creditore originario (ad esempio, Comune, INPS o Regione).
Attenzione: È fondamentale capire che il discarico non equivale alla cancellazione del debito. L’ente creditore avrà la facoltà di:
- Continuare l’azione di recupero attraverso mezzi propri o agenzie private.
- Archiviare definitivamente la posizione debitoria.
Il discarico scatterà in specifiche condizioni che rendono il recupero palesemente inefficace o impossibile:
- Debitore nullatenente o in grave difficoltà economica.
- Irreperibilità del debitore dopo ripetuti tentativi.
- Debito di importo troppo basso per giustificare ulteriori costi di recupero.
- Debitore deceduto senza eredi che abbiano accettato l’eredità.
Per il contribuente, restare aggiornati su queste complesse modifiche normative, sapere come muoversi in caso di discarico o se aderire a un’eventuale sanatoria, è cruciale per la gestione del proprio profilo fiscale.