Giugno è un mese cruciale per le famiglie che beneficiano dell’Assegno Unico Universale, il sostegno economico destinato ai figli a carico fino a 21 anni o senza limiti di età in caso di disabilità. Il valore dell’assegno è direttamente collegato all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare, e l’aggiornamento di questo documento è di vitale importanza.
ISEE: la scadenza del 30 Giugno e gli arretrati
È fondamentale ricordare che l’ISEE deve essere aggiornato entro il 30 giugno per evitare di perdere gli arretrati a cui si ha diritto. In assenza di un ISEE aggiornato, l’INPS eroga l’importo minimo dell’assegno: 57,50 euro per i figli minorenni e 28,70 euro per quelli tra i 18 e i 21 anni.
Tuttavia, presentando l’ISEE rinnovato entro la scadenza, le famiglie possono ottenere l’importo corretto dell’assegno e, soprattutto, recuperare gli arretrati maturati a partire dal mese di marzo. Questo significa massimizzare il beneficio economico e assicurarsi di ricevere quanto spetta per l’intero periodo.
Cosa succede se si aggiorna l’ISEE dopo giugno?
Chi non aggiorna l’indicatore entro il 30 giugno e provvede solo in un secondo momento, non avrà diritto agli arretrati relativi ai mesi precedenti. In tal caso, l’adeguamento dell’importo dell’Assegno Unico avverrà solamente a partire dal mese successivo alla data di presentazione dell’ISEE aggiornato. Per questo motivo, agire tempestivamente è essenziale per evitare perdite economiche significative.
Come aggiornare l’ISEE
Il rinnovo dell’ISEE può essere effettuato comodamente online tramite il portale dell’INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi ai CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o ai patronati, che forniranno assistenza nella compilazione e nell’invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) necessaria per il calcolo dell’ISEE.