Prendiamo atto, con piacere, di una bella pagina di politica locale portata avanti in maniera trasversale non divisiva e scevra da polemiche. Ci riferiamo alla presa di posizione del consigliere comunale di Ragusa, Federico Bennardo, della lista di maggioranza del Sindaco Cassì, che commenta l’arrivo nell’aula dell’Ars del Disegno di legge cosiddetto ‘Voto dove vivo’ per assicurare la possibilità di votare agli studenti fuori sede. Disegno di legge presentato dal deputato PD ragusano Nello Dipasquale e per la cui realizzazione Bennardo si era speso fin dal 2021, prima di entrare nell’agone politico cittadino. Ingresso in consiglio comunale avvenuto con grande riscontro di consensi che lo hanno portato ad essere tra i più votati nella lista del sindaco e ricco fin dall’inizio della consiliatura di iniziative molto significative, attuate appunto, come dicevamo all’inizio, in maniera trasversale e non divisiva, tanto da provocare anche una serie di attriti con il sindaco e soprattutto con il suo entourage. Ed ecco il commento di Federico Bennardo alla vicenda di ‘Voto dove vivo’.
“Sono soddisfatto che le nostre proposte abbiano concretamente iniziato l’iter legislativo in Assemblea regionale siciliana. Mi riferisco in primis al Ddl “Voto dove Vivo” dal nome dell’omonimo comitato, di cui sono onorato di appartenere, che partendo da Roma, tra i primi, ha iniziato una campagna di sensibilizzazione mediatica e sui territori circa l’importanza del voto a distanza e sulla necessità di colmare questo gap legislativo, pressoché unico in Europa, primariamente per fornire ai più giovani uno strumento per avvicinarsi alla politica che, oggi, sempre meno li vede rappresentati. Infatti la ricerca di opportunità lavorative e formative migliori porta quest’ultimi, soprattutto al Mezzogiorno, ad emigrare rendendo difficoltoso o quanto meno oneroso tornare al proprio collegio elettorale di iscrizione per gli appuntamenti elettorali considerando, poi, il clima di sfiducia che vivono”. Continua Bennardo: “Era l’ottobre 2021 quando, proprio da Ragusa, città simbolo di quanto premesso, come tappa iniziale di quello che sarebbe diventato poi un tour nazionale, con lo stesso comitato iniziammo questa campagna lanciando l’appello ai rappresentanti politici intervenuti di agire. Sono pertanto contento che in queste ore, 2 anni e mezzo dopo dalla stesura della prima proposta, questa sia stata presentata in Prima commissione e per questo ringrazio l’on. Nello Dipasquale. In secondo luogo, mi riferisco alla proposta di legge sull’inclusione dei giovani nelle giunte in queste ore presentata come emendamento al Ddl Province in discussione in Aula dall’on. Stefania Campo, che ringrazio”.
“Sulla proposta – dice ancora Bennardo – avevamo trovato l’entusiasmo dell’on. Martina Ardizzone, la più giovane deputata in Ars, che ben conosce i disagi dei giovani politici, con cui avevamo concertato la proposta da depositare poi, alla prima finestra legislativa utile. Sulla stessa siamo a lavoro anche in Parlamento a Roma ed in altri consigli regionali. Sono entrambe proposte trasversali ai colori politici, non avendo io per primo la tessera di alcun partito, accomunate da una uguale direzione e visione: una maggiore equità generazionale. Auspico che i partiti ed i movimenti sappiano, nella legittima dialettica politica, far propria questa battaglia troppo spesso demandata”.
Sulla questione del “Voto dove Vivo” erano anche in questi giorni intervenuti Matteo Migliore, segretario provinciale dei Giovani Democratici della provincia di Ragusa, e Federico Martorana, Presidente della Direzione Provinciale, affermando “è approdato in Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge presentato dal Partito Democratico per consentire ai cittadini siciliani che per motivi di studio, lavoro o cure si trovano stabilmente in comuni diversi da quelli di residenza, anche in altre regioni d’Italia. In Commissione I su questo tema sono approdati due ddl – spiegano Martorana e Migliore – il primo in ordine di tempo presentato nel novembre del 2022 dall’on. Dipasquale che ringraziamo per aver preso a cuore questo tema e il secondo ad agosto 2023 dall’on. Ardizzone.
La procedura ora prevede che si faccia sintesi tra i due disegni di legge per consentire l’arrivo in aula di un’unica proposta. L’auspicio è che l’iter sia veloce in modo da poter restituire a migliaia di siciliani la possibilità di esercitare il diritto fondamentale di partecipare al voto. Cosa già prevista, per esempio, per i residenti all’estero che possono votare per corrispondenza, ma paradossalmente negata ai siciliani che per studiare, lavorare o per sottoporsi a lunghi periodi di cure mediche, sono costretti a stare lontani da casa”. E per finire i due esponenti dei Giovani Democratici iblea citano un dato che deve far riflettere “complessivamente in Italia sono circa 5milioni i cittadini ai quali è impedito l’esercizio del diritto al voto perché domiciliati in luoghi diversi da quello di residenza e una norma di questo tipo potrebbe non solo avvicinare molti giovani alla politica, ma combattere il qualche modo l’astensionismo non ideologico”. (da.di.)