Il fisco diventa meno oneroso per chi sceglie la via della conciliazione. Un recente emendamento alla Manovra di bilancio ha rivisto al ribasso i costi della Rottamazione Quinquies: il tasso di interesse per la rateizzazione è stato tagliato dal 4 al 3 percento annuo.
Sebbene la percentuale rimanga superiore a quella della precedente versione Quater, fissata al 2 percento, la modifica alleggerisce sensibilmente il carico finanziario per i contribuenti che opteranno per il piano di rientro decennale.
Cosa rientra nella sanatoria
La nuova definizione agevolata copre un arco temporale di ben 24 anni, includendo i carichi affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
- Debiti inclusi: Imposte derivanti dalle dichiarazioni annuali, esiti di controlli automatici e formali dell’Agenzia delle Entrate, e contributi previdenziali INPS, purché non derivanti da accertamenti diretti.
- Vantaggio: Si paga solo la quota capitale. Vengono totalmente azzerati sanzioni e interessi di mora. Restano a carico del cittadino solo le spese di notifica e le eventuali procedure esecutive.
Scadenze e modalità di domanda
Per accedere ai benefici, il cronoprogramma è già definito:
- Invio istanza: Entro il 30 aprile 2026 esclusivamente via web all’agente della riscossione.
- Scelta rate: In sede di domanda va indicato il numero di rate fino a un massimo di 54.
- Risposta: L’ente risponderà sull’esito della richiesta entro il 30 giugno 2026.
Il calendario dei pagamenti: si arriva al 2035
La vera novità è la dilazione estrema: il debito può essere spalmato su 9 anni con rate bimestrali di importo minimo di 100 euro.
- Soluzione unica: Scadenza fissata al 31 luglio 2026.
- Piano rateale 2026: Le prime tre scadenze saranno il 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre.
- Dal 2027 in poi: Si procederà con sei rate ogni anno.
- Fine piano: Per chi sceglie il massimo frazionamento, le ultime tre rate verranno versate nei primi mesi del 2035.




