Il Bonus Auto Elettriche ha registrato un successo fulmineo: a poco più di 24 ore dall’avvio del “click day” dello scorso 22 ottobre, i circa 595 milioni di euro stanziati per l’acquisto di veicoli a zero emissioni sono andati completamente esauriti.
La rapidità con cui sono state prenotate le risorse evidenzia l’alto interesse del mercato per l’elettrico, in linea con l’obiettivo primario della misura, prevista dal PNRR: rinnovare l’obsoleto parco veicoli italiano (che, con una media di 13 anni, è tra i più datati nell’Unione Europea).
Fondi aggiuntivi in vista
Dopo l’esaurimento dei fondi iniziali, l’attenzione si sposta ora sulla possibilità di una nuova iniezione di risorse. Si attendono, infatti, nuovi stanziamenti derivanti dai voucher che sono stati prenotati dai cittadini ma non sono stati poi spesi, liberando così nuove coperture finanziarie.
Requisiti e importi massimi per famiglie e imprese
L’entità del contributo è subordinata alla rottamazione di un vecchio veicolo termico e varia in base alla fascia di reddito del nucleo familiare (ISEE):
| Fascia ISEE | Incentivo Massimo (con Rottamazione) |
| Fino a 30.000 euro | 11.000 euro |
| Tra 30.000 e 40.000 euro | 9.000 euro (2.000 euro in meno rispetto alla fascia inferiore) |
Il bonus è esteso anche al settore produttivo. Per le micro-imprese interessate all’acquisto di veicoli commerciali elettrici (categorie N1, N2 fino a 12 tonnellate), il contributo corrisponde al 30% del valore del mezzo, con un tetto massimo di 20.000 euro.




