Il 2026 potrebbe essere l’anno di una svolta definitiva nel rapporto tra cittadini e fisco. Il governo sta lavorando a una nuova “Pace Fiscale” che, a differenza delle precedenti, non si limiterà a una semplice rottamazione, ma introdurrà anche una formula di saldo e stralcio. L’obiettivo è offrire soluzioni diversificate in base alla situazione dei contribuenti.
Rottamazione-quinquies: non per tutti
La nuova rottamazione-quinquies non sarà più una misura universale. Si applicherà solo alle cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023 e sarà riservata a una platea di beneficiari selezionata. L’accesso alla misura sarà limitato a chi ha debiti di importo consistente, con l’intento di aiutare chi si trova in una reale difficoltà economica. Saranno invece esclusi coloro che, pur avendo una condizione patrimoniale favorevole, non hanno pagato i debiti, così come i “recidivi”, cioè i contribuenti che hanno già aderito a rottamazioni precedenti senza saldare l’intero debito.
La novità del saldo e stralcio
Accanto alla rottamazione, la grande novità della Pace Fiscale 2026 è l’introduzione del saldo e stralcio. Questa misura permetterà ai contribuenti con debiti di piccolo importo di saldarne solo una parte, mentre il resto verrà cancellato. Questa opzione, che mancava da tempo, rappresenta un’opportunità significativa per chi ha cartelle esattoriali di minor valore e incontra difficoltà a saldarle interamente. Il meccanismo del saldo e stralcio non è solo vantaggioso per i contribuenti, ma anche per il fisco, perché permette di chiudere un numero elevato di posizioni debitorie in modo più rapido ed efficace.