Il Governo sta lavorando a una nuova “pace fiscale”, denominata Rottamazione-quinquies, che mira a superare le criticità delle edizioni precedenti. La sanatoria, che dovrebbe essere inserita nella prossima Legge di Bilancio, si basa su due pilastri: un meccanismo di pagamento più sostenibile e una platea di beneficiari rigorosamente selezionata.
Rate iniziali più leggere, stop allo “scalone”
La principale novità della Rottamazione-quinquies riguarda la struttura del piano di pagamento. A differenza delle precedenti sanatorie, che prevedevano uno “scalone iniziale” con rate molto alte e ravvicinate, la nuova misura punta a un piano di rientro più lineare. L’obiettivo è evitare di mettere in difficoltà chi, a causa di crisi di liquidità, non riesce a sostenere un esborso iniziale troppo gravoso. La modifica è pensata per rendere il piano di rientro più realistico e per favorire un flusso di entrate più stabile per lo Stato.
Accesso limitato e mirato
Un altro aspetto fondamentale è la selezione dei beneficiari. Il governo intende concentrare gli aiuti su chi non ha pagato per “temporanea difficoltà economica”, escludendo i “recidivi” che hanno usato le sanatorie in modo strumentale.Rottamazione-quinquies, come funzionerà la nuova sanatoria fiscale
Il Governo sta lavorando a una nuova “pace fiscale”, denominata Rottamazione-quinquies, che mira a superare le criticità delle edizioni precedenti. La sanatoria, che dovrebbe essere inserita nella prossima Legge di Bilancio, si basa su due pilastri: un meccanismo di pagamento più sostenibile e una platea di beneficiari rigorosamente selezionata.
Rate iniziali più leggere, stop allo “scalone”
La principale novità della Rottamazione-quinquies riguarda la struttura del piano di pagamento. A differenza delle precedenti sanatorie, che prevedevano uno “scalone iniziale” con rate molto alte e ravvicinate, la nuova misura punta a un piano di rientro più lineare. L’obiettivo è evitare di mettere in difficoltà chi, a causa di crisi di liquidità, non riesce a sostenere un esborso iniziale troppo gravoso. La modifica è pensata per rendere il piano di rientro più realistico e per favorire un flusso di entrate più stabile per lo Stato.
Accesso limitato e mirato
Un altro aspetto fondamentale è la selezione dei beneficiari. Il governo intende concentrare gli aiuti su chi non ha pagato per “temporanea difficoltà economica”, escludendo i “recidivi” che hanno usato le sanatorie in modo strumentale.
Per questo, l’accesso alla sanatoria sarà limitato tramite l’uso di indicatori oggettivi:
Per le persone fisiche e ditte individuali: l’accesso sarà valutato in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Per le aziende: il parametro di riferimento sarà l’indice di liquidità, che misura la capacità dell’impresa di far fronte ai propri debiti a breve termine.
Questo approccio mira a contrastare i comportamenti opportunistici del passato, dove alcuni contribuenti aderivano alla sanatoria per bloccare pignoramenti e poi non saldavano il resto del debito. Sebbene una sanatoria generalizzata costerebbe allo Stato circa 5,2 miliardi di euro, l’approccio mirato dovrebbe ridurre drasticamente questa spesa.
Contesto politico e altre misure fiscali
La proposta si inserisce in un dibattito politico più ampio sulla riforma fiscale. È in discussione al Senato un Ddl della Lega che propone una sanatoria più estesa, ma il rinvio della discussione suggerisce che si stia cercando una linea condivisa. Oltre alla rottamazione, il Governo sta valutando altre misure, come la trasformazione dell’Ires premiale in una misura strutturale e l’introduzione di una flat tax su aumenti contrattuali e premi di risultato, il tutto nel contesto della richiesta di un fisco più equo e semplice.