L’Assegno Unico è stato istituito dal D. Lgs. n. 230/2021 e riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico. L’erogazione è iniziata da marzo 2022, sostituendo precedenti forme di sostegno come assegni familiari e detrazioni.
- Nuove domande: Le famiglie che non hanno mai richiesto l’assegno Unico o che hanno una pratica in stato di decadenza, revoca, rinuncia o respinta devono presentare una nuova domanda.
- Aggiornamento dati: Le famiglie che hanno già beneficiato dell’assegno e non hanno subito variazioni significative nelle loro condizioni devono solo aggiornare l’ISEE e comunicare eventuali variazioni.
Casi che richiedono una nuova domanda o comunicazione di variazione:
È fondamentale comunicare all’INPS eventuali modifiche che possono influenzare l’importo o il diritto all’assegno. Alcune variazioni che richiedono una nuova domanda o un’aggiornamento sono:
- Nascita di nuovi figli.
- Modifiche sulla condizione di disabilità dei figli.
- Modifiche sulla condizione scolastica dei figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni.
- Modifica delle modalità di pagamento.
Maggiorazioni previste:
Il sistema dell’Assegno Unico prevede specifiche maggiorazioni per diverse casistiche:
- Nuclei con entrambi i genitori lavoratori.
- Figli con disabilità: Vengono riconosciute maggiorazioni specifiche per figli con disabilità, senza limiti di età e con importi differenziati in base al grado di non autosufficienza.
- Famiglie numerose e famiglie monogenitoriali.
A chi spetta l’assegno unico?
L’Assegno Unico è universale, ovvero destinato a tutte le famiglie con figli, con importi progressivamente inferiori all’aumentare del reddito. In particolare, spetta:
- Per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza.
- Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- Frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
- Svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- Sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- Svolga il servizio civile universale.
- Per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Importante: rivalutazione annuale e rilevanza fiscale
Va sottolineato che gli importi dell’assegno e delle soglie ISEE sono rivalutati annualmente sulla base dell’indice ISTAT. Inoltre, l’importo dell’assegno non rileva ai fini del reddito.