Vittoria – In un contesto economico ancora segnato dalle difficoltà che pesano sulle famiglie, il consigliere comunale di Vittoria, Biagio Pelligra, rilancia con forza l’appello all’amministrazione comunale affinché sia riproposta, anche per il 2025, una misura di sostegno fondamentale: la riduzione dei tributi comunali, in particolare del canone idrico, per i nuclei familiari a basso reddito per come è già avvenuto per la Tari. “Fino al 31 marzo del 2025 – ricorda Pelligra – il Comune di Vittoria ha offerto la possibilità di presentare domanda di riduzione sulla sola Tari, mentre il canone idrico è stato escluso così, come era avvenuto nel 2024, a causa dell’esternalizzazione del servizio idrico integrato. Successivamente, con la reinternalizzazione del servizio, vi sono state nel 2024 tutte le condizioni affinché anche il canone idrico potesse rientrare tra le agevolazioni destinate alle fasce più fragili della popolazione”.
Il consigliere sottolinea che anche lo scorso anno ha dovuto sollecitare l’amministrazione affinché si muovesse in tal senso, invitandola ad esitare un atto deliberativo che prevedesse le agevolazioni del canone idrico per i contribuenti che avessero presentato nei termini apposita istanza di riduzione della Tari. “Un’amministrazione attenta – prosegue – non può che porre al centro della propria azione la tutela delle persone più esposte, garantendo strumenti di inclusione, equità e solidarietà. Consentire anche nel 2025 la presentazione delle domande per la riduzione di Tari e canone idrico ai nuclei a basso reddito non è solo un atto di giustizia sociale, ma rappresenta una risposta concreta ai bisogni reali della comunità”.
Pelligra si rivolge quindi direttamente al sindaco e all’assessore al ramo, chiedendo di avviare immediatamente tutte le procedure necessarie affinché la misura sia operativa in tempi brevi altrimenti sarà costretto a richiedere chiarimenti in Consiglio comunale. Conclude Pelligra affermando che “sostenere le famiglie in difficoltà non significa solo alleviare un disagio economico, ma gettare le basi per una comunità più coesa, giusta e solidale”.