Scade oggi, lunedì 30 giugno, il termine ultimo per aggiornare l’ISEE ai fini dell’Assegno Unico per i figli. Chi non provvederà entro la mezzanotte rischia di dire addio a somme consistenti di arretrati, pari a centinaia di euro, e di continuare a percepire l’importo minimo previsto dalla misura.
L’INPS ha ribadito più volte l’importanza di questa scadenza. Tutte le famiglie che nel 2025 non hanno ancora rinnovato l’ISEE, infatti, hanno finora ricevuto l’importo base dell’Assegno Unico, pari a meno di 60 euro mensili per figlio. Aggiornare l’ISEE entro oggi è l’unica via per recuperare le somme non percepite da marzo e per vedere ricalcolata la rata mensile in base alla propria effettiva situazione economica. Oltre questa data, la possibilità di ottenere gli arretrati andrà persa.
I numeri dell’assegno unico: un sostegno crescente
L’Assegno Unico si conferma una misura di grande impatto per le famiglie italiane. Nei primi quattro mesi del 2025, sono stati erogati assegni per un totale di 6,5 miliardi di euro. Questa cifra si aggiunge ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi erogati nel 2022.
Attualmente, i nuclei familiari beneficiari dell’assegno nel 2025 sono 6.084.229, per un totale di 9.620.004 figli a carico.
L’importo medio per figlio, aggiornato ad aprile 2025 e comprensivo delle maggiorazioni applicabili, si attesta sui 167 euro. La forbice degli importi varia significativamente in base all’ISEE: si parte da circa 57 euro per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro), fino a raggiungere i 224 euro per la classe di ISEE minima (17.227,33 euro per il 2025).