Ragusa – Il mercato immobiliare della provincia di Ragusa è in ripresa. Di contro, per quanto riguarda il capoluogo, si conferma il trend che vede perdere valore agli immobili del centro storico mentre è autentico boom nelle zone costiere. E’ la fotografia che si può scattare attraverso una lettura dei dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, diffusi da Ance Ragusa, che evidenziano dinamiche quanto mai diversificate nella provincia iblea.
“Nel 2024 le compravendite residenziali normalizzate (NTN) hanno registrato un aumento del +6,6% rispetto all’anno precedente (3.655 NTN complessivi), a testimonianza di un mercato in ripresa in tutte le macro aree provinciali. Le migliori performance si sono osservate nei Comuni montani – Chiaramonte, Giarratana, Monterosso Almo, con un +11,9% mentre in altri Comuni (Ispica, Modica, Pozzallo, Scicli, Acate, Comiso, Vittoria), mediamente si è registrato un +6,7%. Santa Croce vede un + 6,3.”, dichiara il direttore di Ance Ragusa, Giuseppe Guglielmino.
“A Ragusa città evidenti sono le differenze tra centro storico e aree costiere. Qui le transazioni sono cresciute del +6,1% nel 2024 (1.067 NTN), segno di un mercato dinamico. Tuttavia”, continua Guglielmino “l’analisi delle zone OMI mette in luce un chiaro depauperamento dei valori nel centro storico di Ragusa superiore, con un calo delle quotazioni medie dell’-11,4%, a 650 €/m², che si riverbera con la stessa tendenza negativa nelle sue aree limitrofe con cali mediamente del -7%, mentre a Ragusa Ibla si registra una sostanziale tenuta (+0,9)”.
Le zone rivierasche e costiere confermano un trend positivo: Marina di Ragusa ha registrato la quotazione media più alta del capoluogo (1.767 €/m², +6,0%), seguita dalla zona di Punta Braccetto – Riserva Naturale di Randello, con 1.069 €/m² (+7,4%).
Queste le quotazioni medie comunali:
- Santa Croce Camerina: 799 €/m² (+3,3%)
- Val di Noto: 796 €/m² (-1,9%)
- Comuni Montani: 550 €/m² (-1,3%)
- Piana di Vittoria: 726 €/m² (+0,9%)
“I dati pubblicati confermano un quadro di luci e ombre per il mercato immobiliare nella nostra provincia – commenta Giorgio Firrincieli, presidente di ANCE Ragusa -. Se da un lato possiamo essere soddisfatti per l’aumento complessivo delle transazioni e la vitalità delle aree rivierasche e turistiche, dall’altro non possiamo ignorare il preoccupante calo dei valori nel centro storico del capoluogo e delle sue aree limitrofe. Questo fenomeno, purtroppo, riflette la progressiva perdita di attrattività dei nostri centri urbani storici, che rischiano di spopolarsi e di perdere il proprio ruolo strategico e identitario”.
Secondo Ance Ragusa, è urgente avviare politiche di rigenerazione urbana per invertire questa tendenza. “Occorre un piano straordinario di investimenti mirati sul centro storico di Ragusa superiore e sulle sue aree limitrofe – continua Firrincieli – con interventi di riqualificazione edilizia, incentivi fiscali per le ristrutturazioni e programmi di sostegno alle famiglie e alle giovani coppie per l’acquisto e il recupero degli immobili. Solo così potremo restituire vitalità al cuore delle nostre città e valorizzare l’enorme patrimonio storico-architettonico di cui disponiamo”.
Ance Ragusa si dichiara disponibile a collaborare con le istituzioni locali per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio, promuovendo investimenti, semplificazioni burocratiche e strategie di attrazione di nuovi residenti e turisti. “Dobbiamo fare in modo che ogni zona della nostra provincia diventi un’opportunità di crescita economica e sociale, senza lasciare indietro nessuno – conclude Firrincieli – In questa prospettiva vogliamo sottolineare l’esempio virtuoso rappresentato dal Comune di Ragusa, che ha accolto e condiviso le nostre richieste di maggiore apertura del mercato delle opere pubbliche. Su circa 6,5 milioni di euro di contratti affidati nel 2024, ben 5 milioni sono stati assegnati tramite procedure aperte, 1 milione con procedure negoziate ma sempre con bando, e solo una parte residuale – per importi inferiori a 150.000 euro – ha seguito procedure negoziate senza bando. Analoga soddisfazione esprimiamo per l’attività di confronto e collaborazione con il Libero Consorzio Comunale di Ragusa che, su un totale di circa 14,3 milioni di euro di contratti, ha destinato ben 13,1 milioni alle procedure aperte e solo 1,2 milioni a procedure negoziate senza bando. Un risultato che testimonia la validità del dialogo costruttivo tra istituzioni e imprese e che auspichiamo possa diventare un modello di buona amministrazione per l’intera provincia”.