Catania – Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime sdegno e profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto a Catania, dove un giovane di 24 anni, non rassegnatosi alla fine della relazione con la sua ex compagna, si è introdotto con la forza nell’abitazione della donna, aggredendola fisicamente con una brutalità inaudita. Dopo essersi arrampicato sulla grondaia per raggiungere l’appartamento al secondo piano, ha sfondato una finestra, ha trascinato la vittima per i capelli e l’ha morsa sul volto.
Un atto che non può e non deve essere ridotto a semplice “fatto di cronaca”: è invece l’ennesima manifestazione di una cultura patriarcale e possessiva che continua a generare violenza contro le donne, spesso da parte di ex partner incapaci di accettare il rifiuto e la libertà dell’altro.
Il Coordinamento ribadisce l’urgenza di un’azione educativa capillare e sistemica che coinvolga le istituzioni scolastiche, affinché i giovani crescano con la consapevolezza del rispetto dei diritti umani, della dignità della persona e dell’inviolabilità del corpo e della volontà altrui. L’educazione al rispetto, all’empatia e alla parità di genere deve diventare pilastro fondante della formazione scolastica, a partire dalla scuola primaria.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla donna vittima di questa vile aggressione e invitiamo tutte le autorità competenti ad attuare misure di protezione concrete e tempestive per tutte le donne che vivono situazioni di pericolo. Inoltre, chiediamo che episodi simili vengano trattati con la massima severità e che si dia ascolto e supporto alle vittime in ogni fase del percorso giudiziario e umano.
Il CNDDU continuerà a promuovere iniziative di sensibilizzazione e formazione contro ogni forma di violenza e invita tutti i docenti italiani a impegnarsi, quotidianamente, nel diffondere una cultura dei diritti umani come strumento di prevenzione e di riscatto sociale.