Comiso – C’è il frutto della passione che fa bella mostra di sé, insieme a svariate tipologie di passiflore che, in infusione, diventano ottime tisane. Ma ci sono anche le “terribili” piante carnivore, vere star per grandi e piccini curiosi. Accanto ad agrumi e limoni spicca anche una particolarissima “arancia ciocolat”: una varietà antica coltivata in passato ai piedi dell’Etna, dal colore molto scuro, quasi marrone, ma dal gusto sorprendentemente dolce, come fosse vero cioccolato.
Tra bonsai, rose profumate, gerani, gelsomini ed essenze mediterranee aromatiche, spicca anche la malvarosa, impiegata in cucina e già sperimentata nella creazione di una originale birra tutta siciliana. Sono solo alcune delle tante curiosità della seconda edizione di “Innesto – Intrecci Urbani”, il festival del verde e dell’ambiente inaugurato ieri sera a Comiso, in provincia di Ragusa, che trasforma piazze, sagrati e spazi pubblici in giardini all’aperto, interrogandosi su cambiamenti climatici, nuove produzioni florovivaistiche e interventi paesaggistici.
Un’esperienza diffusa, un percorso multisensoriale promosso dal Comune di Comiso con il supporto del GAL Valli del Golfo e la direzione artistica di Alessandro Di Salvo. Per tre giorni, fino a domani sera, Comiso diventa un grande laboratorio verde, con installazioni botaniche, talk scientifici, workshop, laboratori, dj set aromatici e una mostra-mercato di florovivaisti da tutta Italia.
Ad aprire il festival è stato Andrea Giuliacci, climatologo e volto noto della televisione, intervenuto sul Sagrato della Chiesa Madre con la sua conferenza “Tutta colpa del clima”. Giuliacci non ha usato mezzi termini: “L’Italia non è mai stata così calda: ondate di calore sempre più intense e record termici ci dicono che il pianeta sta cambiando a velocità mai viste. Se vogliamo evitare scenari drammatici, dobbiamo agire subito”. Non è mancato un richiamo ai mutamenti climatici e alla responsabilità di ognuno di noi nel ridurre le emissioni.

Di lievitati ma anche di erbe aromatiche in cucina si è parlato invece con la food storyteller e scrittrice Giusi Battaglia (Giusina in cucina) che sollecitata dalle domande di Elisa Rizza Moncada, ha guidato gli spettatori tra lievitati e forno, raccontando come l’incontro di acqua e farina abbia dato vita alle ricette più autentiche della tradizione siciliana. A seguire la scrittrice Alessandra Viola ha invitato il pubblico a “chiedere consiglio” alle piante: “Le piante, con milioni di anni di esperienza evolutiva alle spalle, possono insegnarci a rallentare, a curarci e a ritrovare un equilibrio interiore”.
Ma Innesto è anche cinema all’aperto, installazioni diffuse, concerti. “Un festival che è la prova che Comiso può diventare un modello di sostenibilità e bellezza condivisa – spiegano il sindaco Maria Rita Schembari e il vicesindaco e assessore all’agricoltura, Peppe Alfano – Assieme al rilancio del florovivaismo, vogliamo far fiorire nuove idee di sviluppo, puntando su un turismo culturale e responsabile”.
Una visione nuova, come spiega il direttore artistico Alessandro Di Salvo: “Con Innesto volevamo trasformare la città in un giardino-laboratorio dove natura, arte e comunità si intrecciano per germogliare insieme una visione di futuro più sostenibile”. Si prosegue questo sabato 24 maggio e questa domenica 25 tra talk con Massimo Polidoro, Stefania De Pascale, Guido Ramini, Matteo Cereda, Pietro Isolan, ed ancora, laboratori creativi e scientifici (dalle erbe officinali alla progettazione di orti urbani), dj set al calar del sole e, naturalmente, l'”Innesto Market”, dove collezionisti e vivaisti propongono specie rare e idee per un giardinaggio sempre più creativo e green. Un’occasione unica per vivere la città di Gesualdo Bufalino totalmente rifiorita. Per raggiungere facilmente l’evento, evitando il problema parcheggio in centro, è attivo il servizio di bus navetta gratuito dal piazzale antistante l’Ospedale Regina Margherita e da quello antistante il Cimitero Comunale. Per informazioni sul programma basta seguire i canali social o il sito www.innesto.net