I lavori sulla Legge di Bilancio entrano nella fase decisiva. Dopo una giornata di trattative serrate e un vertice a Palazzo Chigi tra la Premier Meloni e i vicepremier Salvini e Tajani, la Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera a un pacchetto di modifiche sostanziali. Il testo è ora atteso in Aula lunedì per il voto definitivo.
Ecco i punti cardine emersi dalle ultime riformulazioni:
Pensioni e lavoro: saltano i tagli e l’automazione del Tfr
Il governo ha fatto marcia indietro su alcuni dei temi più divisivi:
- Stretta Pensionistica: Cancellata l’ipotesi di nuovi tagli o restrizioni sulle uscite anticipate.
- Destinazione Tfr: Stralciata la norma che prevedeva il conferimento automatico del Trattamento di Fine Rapporto alla previdenza complementare per i neo-assunti del settore privato.
- Comparto Sicurezza: L’innalzamento dell’età pensionabile per le forze dell’ordine è stato posticipato al 2028, con aumenti graduali di un mese alla volta negli anni successivi.
Fisco e imprese: iperammortamento e ritenute
Per sostenere gli investimenti, arriva la stabilizzazione triennale fino al 2028 dell’iperammortamento. Tuttavia, sul fronte della liquidità aziendale, dal 2028 verrà anticipata la ritenuta d’acconto allo 0,5 percento, che salirà all’1 percento dal 2029. Scompaiono invece i fondi per 1,3 miliardi relativi al credito d’imposta Transizione 4.0, mentre si salva il comparto assicurativo: è saltato il contributo straordinario da 1,3 miliardi inizialmente chiesto alle compagnie.
Nuove Tasse: Tobin Tax e pacchi extra-UE
Per far quadrare i conti, scattano due misure correttive da gennaio 2026:
- Tobin Tax: Raddoppio dell’aliquota sulle transazioni finanziarie, che passa dallo 0,2 allo 0,4 percento.
- E-commerce: Introduzione di una tassa fissa di 2 euro su ogni pacco di valore fino a 150.000 euro in arrivo da Paesi fuori dall’Unione Europea.
Sostegno alle famiglie: il Bonus scuole paritarie
Debutta nel 2026 un contributo per le famiglie con figli iscritti alle scuole medie o al primo biennio delle superiori paritarie.
- Valore: Fino a 1.500 euro.
- Requisiti: ISEE entro i 30.000 euro.
- Funzionamento: Lo sconto sarà proporzionale al reddito e coordinato con eventuali bonus regionali già esistenti.
La battaglia dell’Oro di Bankitalia
Passa l’emendamento, fortemente voluto dalla Lega, che riafferma il principio secondo cui le riserve auree della Banca d’Italia appartengono allo Stato e quindi al popolo italiano. Un passaggio definito storico dal relatore Claudio Borghi per ribadire la sovranità nazionale sul patrimonio aurifero.




