Si alleggerisce il peso della nuova pace fiscale. Un emendamento riformulato al disegno di legge della Manovra 2026 introduce una novità favorevole per i contribuenti: il tasso di interesse applicato sulla rateizzazione della Rottamazione Quinquies è stato ridotto, passando dal previsto 4 percento al 3 percento.
Questa modifica, attualmente al vaglio della Commissione Bilancio, punta a rendere meno oneroso il piano di rientro per chi sceglie di dilazionare i propri debiti con l’agente della riscossione.
Un piano di rientro lungo 9 anni
La struttura della quinta edizione della definizione agevolata punta sulla sostenibilità del pagamento. Il testo aggiornato prevede infatti una dilazione molto ampia per permettere a una platea più vasta di regolarizzare la propria posizione:
- Durata complessiva: i pagamenti possono essere spalmati su un arco di 9 anni.
- Numero di rate: il piano prevede un totale di 54 rate.
- Soglia di ingresso: ogni singola rata dovrà avere un importo minimo di 100 euro.
Ventiquattro anni di debiti sotto la lente
Uno degli aspetti più rilevanti della Rottamazione Quinquies è l’ampiezza del periodo temporale coperto. La misura non si limita a integrare i provvedimenti precedenti, ma crea un ponte che copre quasi un quarto di secolo di pendenze esattoriali.
Mentre la precedente Rottamazione Quater si fermava ai carichi affidati entro il 30 giugno 2022, la nuova procedura permette di includere anche le cartelle relative al periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 31 dicembre 2023. In questo modo, il contribuente può sanare posizioni debitorie maturate in un arco temporale complessivo che va dal 1 gennaio 2000 alla fine del 2023.




