Ragusa – Si apre nel segno della sperimentazione la 20ª edizione di “Palchi Diversi” della Compagnia G.o.D.o.T., che sabato 8 novembre alle 19.30 e domenica 9 novembre in doppia replica, alle 18.00 e alle 20.30, porterà in scena alla Maison GoDoT “Sports et Divertissements” di Erik Satie. L’allestimento rinnova la vocazione innovativa del gruppo, proponendo una forma d’arte antica e potentemente evocativa: la pantomima, dove il gesto diventa linguaggio e la musica si trasforma in corpo scenico. Il progetto nasce da un’idea del M° Pietro Cavalieri, figura di riferimento della scena musicale siciliana, che torna a lavorare con la compagnia teatrale ragusana dopo i tanti successi condivisi in quasi vent’anni di produzioni al Piccolo Teatro di Catania.
“La proposta di portare in scena Satie – raccontano i direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso – ci ha entusiasmato da subito, per tre motivi: l’affetto e la lunga storia di teatro che ci lega al Maestro, la fiducia assoluta nella sua sensibilità musicale e, infine, la possibilità di confrontarci con un autore geniale e irriverente come Erik Satie, che seppe fare dell’umorismo una chiave di lettura profonda e poetica del mondo”. L’opera di Satie, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, sarà proposta in forma di pantomima, con il gesto che sostituisce la parola e l’ironia come strumento di riflessione. Lo spettacolo, con al pianoforte il M° Pietro Cavalieri, costumi di Federica Bisegna e regia di Vittorio Bonaccorso, vedrà sul palco – insieme ai direttori artistici – anche gli attori Rossella Colucci, Benedetta D’Amato, Alessandra Lelii, Lorenzo Pluchino, oltre ai partecipanti allo stage-studio su “Sports et Divertissements”, organizzato in collaborazione con il M° Cavalieri.
Lo stage, dedicato al linguaggio del corpo e del gesto teatrale, culminerà infatti nella messinscena finale, offrendo ai partecipanti un’esperienza immersiva che fonde formazione e spettacolo, musica e movimento. Composto nel 1914, “Sports et Divertissements” è un ciclo di ventuno pezzi per pianoforte che unisce musica, disegno e scrittura. Dietro l’apparente leggerezza delle vignette musicali dedicate ad attività sportive e ricreative, Satie nasconde una sottile critica alla società borghese dell’epoca, distratta e annoiata di fronte all’imminente tragedia della guerra. Una satira raffinata che, come sottolineano i direttori artistici, “parla sorprendentemente al nostro presente, a un’epoca in cui l’intrattenimento rischia spesso di sostituirsi al pensiero. Aprire la stagione con un progetto così particolare è una scelta audace, ma coerente con la nostra idea di teatro: un luogo di ricerca, libertà e bellezza”.




