Ragusa – Continua ad essere alta l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa nel centro storico del Capoluogo. Nei giorni scorsi i militari di piazza Caduti di Nassirya hanno denunciato una 40enne ragusana per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dagli accertamenti effettuati nel centro storico ibleo a seguito delle incessanti attività preventive promosse dall’Arma, è stato possibile approfondire la situazione catastale di un’abitazione presso la quale dimorava da tempo un extracomunitario di nazionalità algerina.
Le verifiche effettuate hanno permesso di accertare che l’occupante fosse irregolare sul territorio nazionale e, pertanto, senza la possibilità di ottenere un contratto di affitto. La proprietaria dell’immobile è stata identificata, ma non ha potuto fornire alcun tipo di documentazione, né tantomeno giustificare la presenza dell’extracomunitario, se non per meri accordi verbali sul pagamento della quota di affitto.
Per tali motivi la donna è stata deferita all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Testo Unico dell’Immigrazione, che vieta di fornire in locazione un immobile ad uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula del contratto, con il fine di trarne un ingiusto profitto.
Ulteriori denunce sono state effettuate nel corso dell’attività di prevenzione notturna garantita dalla Sezione Radiomobile di Ragusa, a presidio di piazza San Giovanni. L’attività ha permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria un 22enne ragusano, all’esito di una perquisizione personale trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato indosso.
In altra occasione, invece, a seguito di una violenta lite tra extracomunitari avvenuta nei pressi della stessa piazza, i Carabinieri hanno denunciato un 21enne ivoriano, per la mancata esibizione del titolo di soggiorno nello Stato, ed un 28enne bengalese per il reato di lesioni personali aggravate.
Due, infine, le autovetture poste sotto sequestro dai Carabinieri durante i controlli della circolazione stradale; i due veicoli, risultati rubati tra il palermitano ed il catanese, erano stati ritargati ma, grazie agli approfonditi accertamenti promossi dagli uomini delle Gazzelle, è scattato per i due automobilisti il deferimento per il reato di ricettazione.
Il grado di responsabilità dei deferiti verrà successivamente valutato come legislativamente previsto.