Grandi novità in vista per la gestione del magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Se da una parte un’importante operazione di “discarico automatico” potrebbe portare alla cancellazione dei debiti per oltre 9 milioni di contribuenti, dall’altra la nuova rottamazione-quinquies potrebbe escludere una vasta platea di debitori abituali.
Le prime indiscrezioni, emerse da un’analisi interna voluta dal viceministro Maurizio Leo, suggeriscono che il governo potrebbe puntare a una pace fiscale più selettiva.
La rottamazione-quinquies esclude i “recidivi”
L’analisi rivela che ogni anno circa 10 milioni di contribuenti ricevono cartelle esattoriali e avvisi di pagamento. Di questi, ben il 77% ha già avuto iscrizioni a ruolo nei tre anni precedenti. Ed è proprio su questa vasta platea di debitori abituali che la nuova rottamazione-quinquies potrebbe concentrare le sue esclusioni.
Se questa linea fosse confermata, i beneficiari della prossima sanatoria si ridurrebbero a circa 2,3 milioni di contribuenti, ovvero coloro che non hanno un passato di debiti ricorrenti con l’Erario. La relazione evidenzia infatti che solo il 20% degli atti viene regolarizzato subito, mentre un altro 25% lo fa solo dopo anni, a seguito di azioni di recupero.
Discarico automatico: cancellazione per 9 milioni di contribuenti
Il primo e più impattante intervento previsto è l’operazione di discarico automatico dei crediti inesigibili. Un’analisi del magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, fermo a 1,73 miliardi di euro, ha rivelato che ben il 32% del totale, pari a 408 miliardi, non potrà mai essere recuperato.
Questa operazione di pulizia permetterà di cancellare le cartelle per oltre 9 milioni di contribuenti, liberando l’Agenzia da crediti di difficile o impossibile esazione. L’obiettivo è concentrare risorse e sforzi sui crediti di importo più elevato e con maggiori possibilità di recupero, rendendo il sistema di riscossione più efficiente e mirato.