La Legge di Bilancio si avvicina e, con essa, le tensioni all’interno del governo sulle misure economiche. Al centro del dibattito ci sono due visioni opposte per la “pace fiscale”: da un lato la Lega che spinge per una nuova e ampia rottamazione delle cartelle, dall’altro il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che frena, puntando su un intervento più selettivo, mirato a escludere i “furbetti” e a premiare solo chi è in reale difficoltà.
Rottamazione selettiva contro condono generalizzato
La Lega, guidata da Matteo Salvini, auspica una rottamazione tradizionale, come la “rottamazione quater”, che estenderebbe il beneficio a tutte le cartelle esattoriali con rate fino a 10 anni, cancellando sanzioni e interessi.
Il viceministro Leo, invece, ritiene che un provvedimento così ampio rischierebbe di avvantaggiare anche chi ha evaso sistematicamente, vanificando gli sforzi di equità fiscale. L’obiettivo, ha ribadito durante un incontro con la CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), è aiutare le piccole imprese e i contribuenti in crisi, senza trasformare la misura in un condono generalizzato.
Le altre priorità: IRPEF e tasse sulle imprese
Oltre alla rottamazione, la Manovra si concentrerà su altre misure. Tra queste:
Taglio dell’IRPEF: l’ipotesi più concreta resta la riduzione della seconda aliquota, dal 35% al 33%, per i redditi fino a 50-60mila euro, con un costo stimato di circa 4 miliardi di euro.
IRES premiale: il governo intende rendere strutturale l’IRES agevolata al 20% per le imprese che investono in innovazione e tecnologia. La proposta è di legare ulteriormente il beneficio all’aumento dei livelli occupazionali, con il principio “chi più assume meno paga”.
Detassazione dei premi di produttività: si valuta anche di rendere strutturale la detassazione dei premi di risultato per i lavoratori, un’iniziativa già adottata in passato e ritenuta efficace per stimolare la produttività senza gravare sui conti pubblici.
Fondi e prossime tappe
Le decisioni finali dipenderanno dalla disponibilità di risorse, che il governo sta ancora cercando di definire. La Lega propone, ad esempio, un “contributo” volontario dalle banche, idea che potrebbe creare attriti con altri partiti della coalizione. L’aggiornamento dei conti economici nazionali, atteso per il 22 settembre, sarà cruciale per determinare la fattibilità delle varie proposte. Il testo della Legge di Bilancio è atteso in Consiglio dei ministri a metà ottobre.