Ragusa – Da venerdì scorso si susseguono on line e sulla Stampa notizie diverse sulla questione degli alloggi dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) in Via Risorgimento a Ragusa. In alcuni documenti si fa riferimento al coinvolgimento del Comune di Ragusa e al mancato intervento da parte dell’Amministrazione. Poiché l’emergenza abitativa rientra tra le competenze dell’Assessorato ai Servizi Sociali, pubblichiamo una nota ricevuta da Elvira Adamo – assessora alle Politiche per l’inclusione, Servizi Sociali e Pari Opportunità.
“Il 5 giugno scorso sono stati consegnati agli assegnatari cinque alloggi a canone concordato che si trovano in Via Risorgimento a Ragusa. Gli alloggi sono di proprietà dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) di Ragusa, responsabile della ristrutturazione e di tutte le dotazioni impiantistiche. Il Comune di Ragusa – Servizi Sociali – ha avuto il ruolo di selezionare le persone che avevano i requisiti per accedere agli alloggi, requisiti che erano indicati in un bando regionale cui aveva avuto accesso IACP per la ristrutturazione e l’assegnazione.
Nei giorni scorsi gli assegnatari hanno segnalato l’assenza di contatori per la fornitura di energia elettrica. L’Amministrazione ha immediatamente contattato IACP e, nonostante non fosse un onere del Comune, ha messo a disposizione di IACP e di Enel i referenti dell’Ufficio Tecnico per risolvere prontamente il problema. Sono stati fatti diversi sopralluoghi e i tecnici di Enel sono in stretto contatto con i tecnici del Comune.
Inoltre, i Servizi Sociali si sono messi a disposizione delle famiglie assegnatarie, proponendo loro sostegni economici e supporto per far in modo che nessuno rimanesse fuori casa o in situazioni di disagio.
Le ipotetiche soluzioni delle quali leggiamo on line (cavi aerei, generatori e altro) non sono soluzioni percorribili, né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista normativo. L’Ufficio Tecnico del Comune sta lavorando su più fronti: affiancando l’Enel e mettendo a disposizione competenze e tecnici, studiando soluzioni tecniche valide i cui costi dovranno essere sostenuti da IACP, accogliendo le famiglie che stanno facendo richiesta ai Servizi Sociali per ridurre il più possibile i disagi.
Non ci sono rimpalli da parte dell’Amministrazione Comunale, non ci sono silenzi né disinteresse.
C’è una presa in carico consapevole e attenta. Anche se la responsabilità dei fatti non è dell’Amministrazione, ci sentiamo responsabili del benessere di cittadine e di cittadine. E per questo stiamo lavorando con impegno”.