Ragusa – L’estate in provincia di Ragusa evoca immediatamente immagini di mare cristallino e spiagge dorate. Ma per chi è profondamente legato alla tradizione locale, la bella stagione porta con sé anche altri riti irrinunciabili, che affondano le radici nella cultura contadina e nella valorizzazione dei sapori autentici: parliamo della preparazione del capuliato e delle conserve di pomodoro.
Il capuliato: un tesoro della tradizione
Tra le tradizioni che non possono mancare in questo periodo dell’anno, spicca la produzione del “fantastico capuliato”. Questo prodotto, dal sapore intenso e inconfondibile, rappresenta un vero e proprio pilastro della gastronomia ragusana, espressione della capacità di conservare i doni della terra.
Il processo di preparazione è semplice ma affascinante, tramandato di generazione in generazione. I pomodori, scelti con cura e maturati sotto il sole siciliano, vengono esposti direttamente ai raggi solari spolverati il sale per essere essiccati. Una volta raggiunta la giusta consistenza, vengono tritati grossolanamente. Il tocco finale, quello che conferisce al capuliato il suo carattere unico, è l’immersione in olio extravergine d’oliva, arricchito con aglio, origano, peperoncino e basilico.
Il risultato è un condimento versatile e aromatico, perfetto per condire la pasta, insaporire bruschette o arricchire secondi piatti. È il profumo dell’estate racchiuso in un vasetto, un invito a riscoprire la ricchezza delle tradizioni culinarie che rendono la provincia di Ragusa un luogo unico, ben oltre la sua rinomata bellezza marina.