Modica – Nel ricordo di Salvatore Quasimodo e del figlio Alessandro a Modica. Il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo ha promosso l’appuntamento presso la casa di via Posterla in occasione del 57esimo anniversario della morte del Nobel per la Letteratura 1959 e di Alessandro Quasimodo, scomparso il 2 maggio scorso a Milano. L’associazione culturale “Proserpina”, che gestisce il museo, ha accolto i tanti intervenuti, tra cui il sindaco Maria Monisteri, il presidente del Consiglio comunale, Maria Cristina Minardo, il presidente della Società Operaia, Giorgio Solarino, la nipote del poeta, Marina Cumani, ed il pittore Lorenzo Maria Bottari.
Dopo la il rito della benedizione della Casa museo da parte dell’arciprete di S. Pietro, Don Antonio Stella, è stata la direttrice dell’associazione Proserpina, Marinella Ruffino, a dare il benvenuto e a sottolineare insieme a Maria Antonella Cilia, componente del direttivo, la volontà di rendere omaggio a due personaggi che nel loro diverso ruolo ed in tempi diversi hanno legato la famiglia Quasimodo alla città ed all’eredità culturale che ogni anno viene vivificata con iniziative specifiche.
Il sindaco Maria Monisteri, oltre ad un ricordo personale di Alessandro, ha messo in risalto il ruolo decisivo dell’associazione Proserpina e nel promuovere una eredità culturale che appartiene a tutto il territorio ed ha ricordato la collaborazione intessuta con Alessandro negli ultimi anni oltre al suo continuo e proficuo stimolo perché il museo venisse sempre più valorizzato. Toccante la testimonianza di Mario Cei, figlio adottivo di Alessandro Quasimodo, che, a causa della sua forzata assenza, ha affidato a Marina Cumani un testo nel quale si legge: “Quest’anno, per la prima volta Alessandro Quasimodo, mio padre, non sarà qui a Modica.
Non tornerà – almeno fisicamente – in questa casa Museo, dove il poeta premio Nobel, suo padre, è nato nel 1901, e dove Alessandro tornava in tutte queste ultime estati sempre volentieri, ospite delle tre meravigliose animatrici di questo luogo: Antonella Cilia, Manuela Modica e Marinella Ruffino. Il loro lavoro estenuante, la volontà, l’entusiasmo, i sacrifici e le loro energie, tengono viva la fiamma del ricordo, prodigandosi per far vivere questo posto e mostrarlo con passione e sapienza agli occhi dei visitatori”. Il pittore Lorenzo Maria Bottari, amico fraterno di Alessandro, ne ha ricordato, infine, l’umanità e la sensibilità ed il suo attaccamento a Modica.