Ragusa – Tre sale, tre ambienti intimi, una platea di cento spettatori distribuita attorno a tavoli e poltrone: ieri pomeriggio e sera al Circolo di Conversazione di Ragusa Ibla, l’attore Cesare Bocci ha portato in scena i racconti di Montalbano con una formula tanto inedita quanto suggestiva. Seduti ai tavoli, tra luci soffuse e affreschi storici, gli spettatori hanno ascoltato Bocci muoversi fisicamente tra le tre stanze, dando voce alle parole di Camilleri. Non un recital tradizionale, ma una narrazione viva, alla quale si sono alternati brani musicali eseguiti dal vivo da Eleonora Bordonaro (voce e tamburello), Puccio Castrogiovanni (fisarmonica) e Marco Corbino (chitarra).
Un accompagnamento che ha rafforzato le atmosfere, i silenzi e le emozioni delle storie. Bocci ha recitato alcuni dei racconti più noti dello scrittore-padre del Commissario Montalbano, protagonista di libri di successo, tradotti in varie lingue, e della nota fiction che è stata girata per buona parte in provincia di Ragusa, la Vigata televisiva, e divenuta un successo planetario. L’appuntamento rientrava nella tre giorni de “Le cucine di Camilleri”, un progetto culturale curato dal regista Guglielmo Ferro, prodotto dal Teatro Quirino di Roma, promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri, il Comitato Nazionale Camilleri 100, il Comune di Ragusa, l’Università di Catania, Mirabilia Network e Slow Food Ragusa, Cna. A fine spettacolo, Bocci ha condiviso con il pubblico un momento di commozione e gratitudine: “Per 21 anni questa parte di Sicilia è stata casa per noi — ha detto — Il set, la troupe, gli attori: tutto è diventato parte di una famiglia. È merito di questi luoghi se Montalbano è arrivato nel mondo, e al contrario, anche questi luoghi belli ne hanno beneficiato”. Non ha mancato di ricordare l’importanza del tema gastronomico: “La cucina per Camilleri è condivisione. Ricorre in molte opere, in alcuni casi è addirittura il titolo come per “Gli arancini di Montalbano” Per quanto mi riguarda, sono un appassionato non solo come buongustaio… ma anche ai fornelli”.
La mattinata di ieri, invece, era stata dedicata al convegno “La realtà a strati”, promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia presso l’Auditorium “G. B. Cartia”. Un confronto tra letteratura, economia e costume, con le voci di vari esperti. Oggi, domenica 8 giugno, si vivranno gli ultimi momenti. Ci si potrà immergere all’interno delle pietanze più note, raccontate da Camilleri nei suoi libri e in particolare nei racconti di Montalbano. Nel tardo pomeriggio alla chiesa di San Vincenzo Ferreri, a cura di Slow Food Ragusa, l’avvio della degustazione di piatti camilleriani come caponata, pasta ‘ncasciata, cannoli, un viaggio gastronomico accompagnato dalle note del gruppo I Casentuli mentre alle ore 21 in piazza Duomo si svolgerà il concerto dei Fratelli Mancuso, che porteranno sul palco brani dal loro album Manzamà, vincitore del Premio Tenco 2021.