Il panorama della riscossione italiana si appresta a vivere una trasformazione profonda. Con gli articoli 23 e 24 del DDL Bilancio 2026, il Governo introduce la Rottamazione Quinquies, un provvedimento che non è solo una sanatoria, ma una vera e propria strategia strutturale per snellire il magazzino dei crediti deteriorati e offrire a cittadini e imprese un percorso di rientro sostenibile.
Il perimetro del beneficio: cosa rientra nello sconto
La nuova definizione agevolata copre un arco temporale di ben 23 anni: sono ammessi i carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
Cosa si risparmia? Aderire significa eliminare totalmente dal conteggio:
- Sanzioni amministrative e tributarie.
- Interessi di mora.
- Aggio di riscossione.
Il contribuente dovrà versare esclusivamente la quota capitale, le spese di notifica e gli oneri legati a eventuali procedure esecutive. La misura include debiti per Irpef, Iva, Irap, contributi Inps e tributi locali (Imu, Tari) se gestiti da ADER. Per le multe stradali, lo stralcio riguarda solo gli interessi e le maggiorazioni, mentre la sanzione principale resta dovuta.
Calendario e piani di rientro: fino a 9 anni per pagare
La Quinquies offre una flessibilità senza precedenti, slegata dalle rigide regole ordinarie della riscossione:
- Soluzione unica: Saldo entro il 31 luglio 2026.
- Piano rateale: Fino a un massimo di 54 rate bimestrali, con un orizzonte che si spinge fino al 2035.
- Costi della dilazione: Sulle rate successive alla prima, dal 1° agosto 2026, si applicherà un interesse fisso del 4% annuo.
Nota sulla decadenza: Il sistema è rigoroso. Il mancato versamento di due rate (anche non consecutive) annulla i benefici, trasformando i pagamenti effettuati in semplici acconti sul debito originario.
Come presentare la domanda entro aprile 2026
La procedura è esclusivamente digitale. Gli interessati dovranno inviare l’istanza tramite il portale di Agenzia delle Entrate-Riscossione entro la scadenza perentoria del 30 aprile 2026. Nella domanda bisognerà specificare quali cartelle definire e il numero di rate desiderato. Entro il 30 giugno 2026, l’Ente risponderà con il prospetto delle somme dovute e i bollettini per il pagamento.
Protezione immediata per chi aderisce
L’invio della domanda genera uno “scudo” legale istantaneo:
- Stop alle esecuzioni: Vengono sospesi pignoramenti, ipoteche e fermi amministrativi non ancora conclusi.
- Regolarità fiscale: Il contribuente ottiene immediatamente il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).
- Prescrizione: I termini di prescrizione del debito restano congelati per tutta la durata del piano.
La “seconda chance” per i decaduti e il ruolo dei Comuni
Una novità di rilievo riguarda la riammissione di chi era uscito dalle precedenti rottamazioni (Ter e Quater): la Quinquies funge da nuova opportunità anche per loro. Inoltre, la norma si apre al mondo del sovraindebitamento e della crisi d’impresa, garantendo la prededucibilità dei pagamenti.
Autonomia locale (Art. 24): La Manovra non impone la sanatoria agli enti territoriali, ma li autorizza a procedere. Comuni e Regioni potranno varare regolamenti propri per stralciare sanzioni e interessi su entrate locali (anche extratributarie come affitti e rette), godendo di piena autonomia decisionale rispetto al Ministero dell’Economia.
Perché conviene aderire?
In molti casi, la Rottamazione Quinquies permette un abbattimento del debito complessivo che sfiora il 60%. Per professionisti e imprese, rappresenta l’occasione definitiva per ripulire il bilancio, evitare azioni cautelari e spalmare il dovuto in un decennio, trasformando un’emergenza fiscale in una spesa programmabile.



