La Rottamazione Quinquies 2026 è la nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali introdotta con la Legge di Bilancio 2026, nell’ambito del più ampio capitolo di pace fiscale e gestione dei crediti difficilmente esigibili.
Si tratta della quinta edizione della rottamazione delle cartelle: consente ai contribuenti di chiudere determinati debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione pagando solo il capitale e alcune spese accessorie, con lo stralcio di sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.
Rispetto alle precedenti sanatorie, la Rottamazione Quinquies è più selettiva sui debiti ammessi, ma offre piani di pagamento più lunghi, fino a 54 rate bimestrali, quindi 9 anni, secondo quanto previsto dalle bozze e dalle analisi tecniche più recenti.
Cos’è la Rottamazione Quinquies 2026
La Rottamazione Quinquies è uno strumento di definizione agevolata che permette di estinguere alcuni debiti iscritti a ruolo mediante il pagamento del solo importo dovuto a titolo di imposta, contributo o sanzione base, oltre alle spese di notifica e alle spese di procedura.
In concreto, aderendo alla misura, il contribuente:
- paga il capitale iscritto a ruolo;
- paga le spese di notifica e le eventuali spese di procedura;
- ottiene l’azzeramento di sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione per i debiti ammessi.
Per quali cartelle è prevista la Rottamazione Quinquies
Il perimetro della nuova rottamazione riguarda, in linea generale, i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione in un arco temporale definito dalla Legge di Bilancio 2026, che si concentra sui debiti più risalenti e difficili da riscuotere.
Secondo le prime indicazioni, sono potenzialmente inclusi:
- debiti fiscali (IRPEF, IVA, IRES e altre imposte sui redditi e sui consumi);
- contributi previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL), se iscritti a ruolo;
- tributi locali (IMU, TARI, TASI, addizionali locali), laddove l’ente impositore aderisca alla definizione agevolata;
- alcune tipologie di sanzioni amministrative, come le multe stradali, limitatamente a interessi e maggiorazioni.
La legge individua quali cartelle sono effettivamente definibili in base alla tipologia di controllo che ha portato all’iscrizione a ruolo del debito e all’anno di affidamento all’Agente della riscossione.
Debiti ammessi ed esclusi
Non tutti i debiti possono rientrare nella Rottamazione Quinquies: il legislatore ha previsto un set di ammessi e esclusi per evitare una sanatoria generalizzata.
Debiti generalmente ammessi
- imposte dichiarate ma non versate (omessi versamenti);
- importi dovuti a seguito di avvisi bonari o controlli automatizzati;
- contributi previdenziali non versati iscritti a ruolo;
- tributi locali per i quali l’ente abbia scelto di aderire alla definizione agevolata;
- multe stradali, limitatamente a interessi e maggiorazioni, non alla sanzione principale.
Debiti esclusi
Restano normalmente esclusi dalla definizione agevolata:
- importi dovuti a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi;
- debiti derivanti da sentenze della Corte dei Conti;
- risorse proprie tradizionali dell’Unione europea;
- sanzioni penali e altre tipologie di debiti espressamente escluse dalla legge.
Per avere certezza sull’ammissibilità di ciascuna cartella, sarà necessario consultare il testo definitivo della norma e gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Chi può aderire alla Rottamazione Quinquies 2026
La misura è aperta a una platea ampia di contribuenti:
- persone fisiche con debiti fiscali o contributivi;
- imprese individuali e società;
- professionisti e lavoratori autonomi;
- contribuenti con piani di rateizzazione in corso sulle cartelle;
- soggetti decaduti da precedenti rottamazioni, laddove la norma lo consenta espressamente.
Particolare attenzione viene data ai contribuenti che hanno dichiarato i redditi ma non sono riusciti a pagare, target primario indicato nelle dichiarazioni ufficiali e nelle analisi degli esperti fiscali.
Come presentare domanda: procedure online
L’adesione alla Rottamazione Quinquies avverrà in modalità esclusivamente telematica, tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Per presentare domanda saranno necessari:
- credenziali di accesso: SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- elenco delle cartelle e degli avvisi che si intendono definire;
- scelta tra pagamento in unica soluzione o piano di rateizzazione;
- eventuale impegno a rinunciare a ricorsi o contenziosi pendenti sui medesimi debiti, ove richiesto.
L’intera gestione – dall’invio dell’istanza alle comunicazioni sull’esito, fino al calendario delle rate – avverrà tramite area riservata e canali digitali.
Scadenze per aderire
Le scadenze esatte verranno definite dal testo definitivo e dai successivi provvedimenti attuativi, ma in genere lo schema prevede:
- una finestra temporale per l’invio della domanda (tipicamente tra 30 e 60 giorni dall’entrata in vigore della norma);
- la comunicazione dell’accoglimento e del piano di pagamento da parte dell’Agente della riscossione;
- il pagamento della prima rata entro una scadenza fissata (ad esempio 30 giorni dall’accoglimento);
- rate successive con cadenza bimestrale o secondo il calendario stabilito.
È fondamentale rispettare scrupolosamente le scadenze: anche un solo ritardo può comportare la decadenza dai benefici della rottamazione.
Rateizzazione: piani fino a 54 rate
Uno degli aspetti più rilevanti della Rottamazione Quinquies è la possibilità di pagare il debito agevolato in un arco temporale lungo, fino a 54 rate bimestrali, pari a 9 anni, secondo quanto indicato nelle bozze della Legge di Bilancio e nelle analisi degli esperti.
In sintesi, il contribuente può scegliere tra:
- pagamento in unica soluzione, entro una scadenza prefissata;
- pagamento rateale, con un numero di rate che può arrivare al massimo previsto dalla norma.
Sulle rate sono applicati interessi agevolati, più bassi rispetto ai tassi ordinari previsti per la rateizzazione standard delle cartelle.
Vantaggi della Rottamazione Quinquies 2026
I principali vantaggi per chi aderisce sono:
- riduzione significativa del debito complessivo, grazie allo stralcio di sanzioni, interessi di mora e aggio;
- possibilità di pianificare il pagamento in un periodo esteso fino a 9 anni;
- sospensione delle procedure esecutive (pignoramenti, fermi, ipoteche) sui debiti oggetto di definizione, secondo le regole previste;
- regolarizzazione della propria posizione fiscale, con benefici anche in termini di accesso al credito e rapporti con la Pubblica amministrazione.
Rischi e criticità: quando fare attenzione
La rottamazione non è sempre e comunque la scelta migliore: è importante valutare con attenzione la sostenibilità del piano.
- Decadenza: il mancato o tardivo pagamento delle rate comporta la perdita dei benefici e il ripristino integrale del debito originario, con sanzioni e interessi.
- Platee selezionate: non tutti i debiti sono ammessi; alcuni contribuenti potrebbero non rientrare nella misura.
- Rischio di sovraccarico: la gestione di piani lunghi richiede costanza e capacità di pianificazione finanziaria.
- Incompatibilità con altre misure: è necessario verificare eventuali sovrapposizioni con altre forme di definizione o contenzioso.
Per situazioni complesse o con importi rilevanti è spesso opportuno rivolgersi a un commercialista o a un consulente fiscale.
Rottamazione Quinquies e territorio: attenzione anche ai tributi locali
Per i contribuenti di città e province, come ad esempio Ragusa e la Sicilia in generale, un punto importante riguarda i tributi locali (IMU, TARI, addizionali): la loro inclusione effettiva nella rottamazione dipende dalle scelte degli enti locali.
È quindi utile:
- verificare se il Comune o l’ente impositore ha deciso di aderire alle misure di definizione agevolata;
- controllare gli avvisi pubblicati sul sito istituzionale del Comune o dell’ente;
- confrontarsi con CAF, patronati o professionisti sul territorio.
Domande frequenti sulla Rottamazione Quinquies 2026
Le multe stradali rientrano nella Rottamazione Quinquies?
In genere le multe stradali possono rientrare nella definizione agevolata solo per la parte relativa a interessi e maggiorazioni, mentre la sanzione principale resta dovuta per intero, salvo diverse disposizioni specifiche.
Chi è decaduto da precedenti rottamazioni può aderire?
Sì, la nuova rottamazione prevede, in linea di principio, la possibilità di accesso anche per chi è decaduto da precedenti definizioni agevolate, fermo restando il rispetto dei requisiti previsti dalla Legge di Bilancio 2026.
Posso includere tutte le cartelle che ho?
No, solo le cartelle che rientrano nel perimetro temporale e nelle tipologie di debito ammesse dalla norma. Alcuni debiti restano esclusi in modo tassativo.
Cosa succede se non pago una rata?
Il mancato pagamento entro le scadenze comporta la decadenza dal beneficio: il debito torna pienamente esigibile, con ripristino di sanzioni, interessi e aggio, e ripresa delle eventuali procedure esecutive.
La domanda va presentata solo online?
Sì, la procedura è pensata per essere gestita interamente in via telematica, tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione accessibili con SPID, CIE o CNS.



