Ragusa – Sono trascorsi tre mesi dall’inizio dell’attività interforze di controllo degli immobili del centro storico, definita in Prefettura lo scorso mese di settembre nel corso di una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per affrontare le criticità che affliggono la zona. Come rappresentato in occasione della presentazione dell’attività, negli ultimi anni a Ragusa il centro storico, a fronte di una sempre maggiore chiusura di abitazioni da parte dei residenti, trasferitisi altrove, ha registrato un incremento di presenza di extracomunitari, che in alcune occasioni si sono resi protagonisti di episodi delittuosi che, anche se numericamente ridotti, hanno creato un certo allarme, situazione peraltro riscontrata anche in altre città del territorio nazionale.
Si fa riferimento a occupazioni abusive di abitazioni, spaccio di droga, risse, aggressioni, consumo smodato di alcolici, fatti che hanno visto comunque sempre il tempestivo intervento delle forze di polizia, Polizia di Stato e Carabinieri, costantemente impegnate nell’attività di controllo del territorio, che hanno consentito in diversi casi di individuare i responsabili dei reati.
Per rendere ancora più incisiva ed efficace l’azione di contrasto a qualsiasi forma di illegalità, si è convenuto di costituire un gruppo di lavoro interforze, di cui fanno parte rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.
Il controllo degli immobili del centro storico viene effettuato “ porta a porta “, con l’obiettivo di individuare i titolari e gli occupanti, e di verificare l’esistenza di situazioni di illegalità in genere connesse anche allo stesso immobile.
Il consuntivo di questo primo trimestre di attività è ampiamente positivo. Sono state controllate complessivamente 290 abitazioni e 8 esercizi commerciali, con l’identificazione di 555 persone, di cui 239 stranieri extracomunitari; tra questi ultimi, 11 sono risultati irregolari sul territorio nazionale, per cui sono state attivate le procedure per l’espulsione.
Un soggetto di nazionalità albanese è stato arrestato in flagranza per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e 5 persone sono state denunciate in stato di libertà: una per evasione dagli arresti domiciliari, due per furto di energia elettrica, una per resistenza a pubblico ufficiale, e una per falso documentale.




