L’attenzione del dibattito fiscale si sposta dalla Rottamazione Quater alla nuova Rottamazione Quinquies. La misura, su spinta soprattutto della Lega, non è concepita come una semplice riapertura dei termini, bensì come una riforma strutturale del meccanismo di riscossione. L’obiettivo è duplice: recuperare crediti altrimenti difficilmente esigibili e offrire una vera “seconda chance” ai contribuenti in crisi.
Il Fisco mira a trasformare il rapporto con il cittadino da punitivo a collaborativo, garantendo nel contempo flussi di cassa più stabili e prolungati per l’Erario.
Il cuore della proposta: 9 anni e 54 rate
La novità centrale risiede nell’estensione dei tempi di dilazione. Mentre la definizione precedente si fermava a cinque anni, la Quinquies prevede un piano di ammortamento spalmato su 9 anni, suddiviso in 54 rate bimestrali.
Questo significativo allungamento ha lo scopo di abbassare drasticamente l’importo della singola rata, rendendo il debito sostenibile anche per soggetti con difficoltà di liquidità.
Rientro dei decaduti e nuove regole sulla tolleranza
La vera svolta sociale della sanatoria è l’apertura al rientro dei decaduti. Chi ha perso i benefici della Rottamazione Quater per non aver rispettato le scadenze, potrebbe avere la possibilità di sanare la propria posizione aderendo al nuovo piano a lungo termine.
Inoltre, cambiano le regole sulla decadenza, ritenute troppo rigide nel sistema attuale (che prevede la perdita al primo mancato pagamento dopo 5 giorni di tolleranza). La nuova architettura della Quinquies introdurrebbe una maggiore tutela: la decadenza scatterebbe solo dopo il mancato pagamento di due rate consecutive, evitando che un singolo problema di liquidità comprometta l’intero accordo.
Per milioni di contribuenti, la formalizzazione di questa misura nella manovra finanziaria rappresenterebbe un’opportunità concreta per uscire dal blocco delle cartelle esattoriali. La sfida per lo Stato sarà ora quella di bilanciare l’esigenza di incasso con la necessità di un percorso di rientro realistico e non disincentivante.



