La Rottamazione Quinquies, contenuta nel DDL Bilancio 2026, si appresta a diventare il nuovo tentativo legislativo per snellire il “magazzino” della riscossione. A dieci anni dalla prima edizione, la nuova definizione agevolata introduce benefici potenzialmente rivoluzionari, ma anche rigide regole di accesso che i contribuenti devono conoscere, soprattutto in relazione alla precedente Rottamazione Quater.
Il grande vantaggio: rateazione fino a nove anni
Il cuore della Quinquies resta lo sgravio economico: il contribuente paga solo l’imposta originariamente dovuta, più le spese di notifica e di procedura (con l’aggio in misura ridotta), mentre sanzioni e interessi sono integralmente annullati.
La vera novità è rappresentata dal piano di ammortamento eccezionalmente esteso:
- Durata: Fino a 9 anni (fino al 2035), un orizzonte temporale mai concesso nelle versioni precedenti (massimo 5 anni).
- Modalità di Pagamento:
- Unica Soluzione: Entro il 31 luglio 2026.
- Rateale: Fino a 54 rate bimestrali, con le prime 3 scadenze nel 2026 (luglio, settembre, novembre) e le restanti spalmate fino al 31 maggio 2035.
Attenzione agli interessi: è fondamentale considerare che questo vantaggio temporale comporta un costo aggiuntivo: gli interessi di rateazione, fissati al 4% annuo, avranno un peso rilevante su un piano di quasi dieci anni.
Il delicato rapporto con la Rottamazione Quater
La Quinquies è pensata per recuperare chi ha perso i benefici precedenti, ma introduce una chiara linea di demarcazione temporale che non ammette errori:
- Chi può accedere: Solo i contribuenti che sono già decaduti dalla Rottamazione Quater per mancati pagamenti avvenuti entro il 30 settembre 2025 possono accedere senza ostacoli alla nuova definizione.
- Chi è escluso: Se al 30 settembre 2025 tutte le rate scadute della Quater risultano pagate, il contribuente è considerato “in bonis” e non può in alcun modo inserire quei carichi nella Quinquies.
Il Rischio decadenza da evitare assolutamente:
Chi ha la rata della Quater in scadenza il 30 novembre 2025 (con i giorni di tolleranza fino al 9 dicembre) non deve commettere l’errore di omettere il versamento. Non pagare questa rata comporta:
- Decadenza dalla Rottamazione Quater.
- Impossibilità di accedere alla Quinquies (poiché la decadenza avviene dopo il 30 settembre 2025).
- Ritorno al ruolo ordinario del debito, con il ripristino integrale di sanzioni e interessi.
Ambito applicativo: finestra temporale e natura dei debiti
La nuova sanatoria estende notevolmente il perimetro temporale e oggettivo dei carichi definibili, ma con limitazioni precise sulla natura del debito.
Finestra temporale ampliata
La Quinquies include tutti i carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, abbracciando ben 23 anni di ruoli, dai più risalenti ai più recenti.
Limitazione alla Natura del debito
La sanatoria è rigorosamente limitata ai debiti di pagamento, escludendo le contestazioni sostanziali:
| Debiti Ammessi (Sanatoria di Pagamento) | Debiti Esclusi (Sanatoria di Sostanza) |
| Imposte Dichiarate ma non versate (IRPEF, IVA, IRES). | Sanzioni derivanti da Accertamenti Sostanziali. |
| Debiti da Controllo Automatizzato (errori materiali, omessi versamenti). | Contestazioni su documenti o detrazioni non congrue. |
| Debiti da Controllo Formale (limitato a documenti e dati). |
Chi ha debiti derivanti da accertamenti sostanziali (anche recenti) è escluso dalla Quinquies; al contrario, chi ha omessi versamenti di imposte dichiarate (anche molto vecchi) può rottamare senza limiti di anzianità.




