Scicli – L’Assessore Vincenzo Giannone, il Capogruppo di Forza Italia Giuseppe Arrabito e il Vicepresidente del Consiglio Comunale Andrea Di Benedetto prendono pubblicamente le distanze dal comunicato diffuso dal segretario cittadino di Forza Italia in merito all’attivazione del Centro di Pronta Accoglienza (CPA) presso l’Ospedale “Busacca” di Scicli.
I tre amministratori esprimono profondo rammarico per le modalità con cui il segretario ha rilasciato un giudizio su un tema così delicato, senza alcun confronto preventivo con gli esponenti istituzionali del partito. Ricordano che un segretario cittadino non può parlare a nome dell’intero movimento senza una posizione condivisa: dichiarazioni non concordate restano infatti esclusivamente personali.
Pur riconoscendo l’importanza del progetto, Giannone, Arrabito e Di Benedetto ritengono necessario valutare attentamente l’impatto reale che l’apertura del CPA potrà avere sulla città e verificare che tutti i requisiti tecnici, sanitari e logistici siano pienamente rispettati, prima di assumere posizioni ufficiali e definitive.
I tre rappresentanti, coerentemente con la linea politica della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Marino, ribadiscono il loro impegno a contribuire a un percorso condiviso e responsabile. Coerentemente con la nostra posizione politica, che ci vede parte importante della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Marino, siamo certi che insieme riusciremo a individuare una posizione politica unitaria, nell’interesse della nostra città e nel pieno rispetto di tutti.
Invitano infine il segretario cittadino a ritrovare senso di responsabilità, rispetto dei ruoli e collegialità, evitando iniziative unilaterali che rischiano di creare confusione e minare l’unità del partito. Solo così Forza Italia a Scicli potrà continuare a essere un movimento serio, autorevole e coerente con i propri valori.
I tre rappresentanti stigmatizzano inoltre con fermezza l’atteggiamento del segretario, che ha scelto di non coinvolgerli né informarli, nonostante fosse già stata programmata una riunione di approfondimento proprio su questo tema. Un comportamento che conferma un metodo non condiviso e non rispettoso dei ruoli e dei principi di collegialità.




