La nuova stagione di definizione agevolata, la Rottamazione Quinquies (Legge di Bilancio 2026), pur offrendo benefici ai contribuenti, si configura come un’operazione in perdita per le casse dello Stato. I numeri contenuti nella relazione tecnica che accompagna la Manovra indicano una flessione della riscossione ordinaria, con un costo complessivo stimato in circa 800 milioni di euro nell’arco dei nove anni.
Flessione della riscossione ordinaria: Il costo politico del beneficio
La Rottamazione Quinquies permette ai debitori di saldare i carichi affidati all’AdER tra il 2000 e il 2023 versando il solo capitale e le spese di notifica, con un piano rateale che può estendersi fino a 54 rate.
Tuttavia, il costo per l’Erario è legato al fatto che la misura blocca il recupero ordinario di una parte delle cartelle:
- Il problema: I carichi più recenti (quelli all’interno del periodo 2000-2023) sono quelli per i quali l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha statisticamente maggiori probabilità di recupero anche con le procedure ordinarie.
- L’effetto: Con la Rottamazione, lo Stato rinuncia a sanzioni e interessi su debiti che, in una parte non trascurabile, sarebbero stati incassati in ogni caso, trasformando l’operazione in una rinuncia parziale a risorse proprie.
I fautori della misura sottolineano che i benefici indiretti – come la regolarizzazione del pregresso e l’incentivo a mantenere la compliance fiscale futura – non sono immediatamente misurabili in bilancio.
I numeri della Rottamazione: perimetro stretto e gettito atteso
Nonostante l’ampio orizzonte temporale coperto (2000-2023), la Quinquies si concentra su una porzione specifica del “magazzino” dei crediti:
- Debiti Sanabili: Il perimetro di applicazione interessa 393 miliardi di euro di crediti, una quota minoritaria rispetto agli oltre 1.200 miliardi complessivi da riscuotere.
- Tasso di Adesione Stimato: Sulla base dei calcoli della relazione tecnica al DDL di Bilancio 2026, il tasso di adesione è previsto al 3,33% del totale dei carichi sanabili, corrispondente a 13 miliardi di euro in termini di carichi complessivi.
- Gettito Atteso: L’incasso previsto entro il 2036 (fine del piano rateale) è di 9 miliardi di euro.
Il dettaglio annuale dei costi per l’erario
L’impatto finanziario negativo della misura non è distribuito uniformemente. La flessione della riscossione è maggiore nei primi anni:
| Anno | Costo/Gettito Extra per lo Stato (Milioni di Euro) | Nota |
| 2026 | 1.478 (Costo) | L’impatto maggiore si registra subito. |
| 2027 | 613 (Costo) | |
| 2028 | 450 (Costo) | |
| 2029 | 148 (Costo) | |
| 2030 | 121 (Gettito Extra) | Inizia il periodo di incassi superiori ai mancati incassi. |
| 2034 | 605 (Gettito Massimo Extra) |
Il saldo netto di questa operazione, tenendo conto dell’intera durata fino al 2036, si attesta quindi a un costo complessivo per lo Stato di circa 800 milioni di euro.




