Ragusa – L’ASP di Ragusa, dall’8 al 16 novembre, sarà presente alla Fiera d’Autunno, in programma al Polo Fieristico – Nuova Emaia Città di Vittoria, con uno stand informativo dedicato alla promozione dei programmi di screening oncologici gratuiti. L’iniziativa, curata dal Dipartimento di Prevenzione e dal Centro Gestione Screening, rientra nel calendario delle attività aziendali volte a diffondere la cultura della prevenzione e ad aumentare la partecipazione dei cittadini ai programmi di diagnosi precoce dei tumori.
Lo stand sarà attivo venerdì 8 novembre, giorno inaugurale della Fiera, dalle 16.30 alle 21; dal 9 al 16 novembre, invece, ogni giorno dalle 18 alle 21. Il personale sarà a disposizione dei visitatori per fornire materiale informativo e registrare direttamente le prenotazioni agli esami di screening, che sono completamente gratuiti e non richiedono la ricetta del medico di famiglia.
Il primo programma è dedicato alla prevenzione del tumore della mammella ed è rivolto alle donne tra 50 e 69 anni. La mammografia è un esame rapido e non invasivo che consente di rilevare noduli anche molto piccoli, permettendo di intervenire tempestivamente.
Il secondo riguarda la prevenzione del tumore del colon-retto, rivolto a donne e uomini di età compresa tra 50 e 69 anni. Lo screening consiste in un semplice test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che permette di individuare precocemente eventuali lesioni o polipi.
Il terzo programma è rivolto, infine, alla prevenzione dei tumori del collo dell’utero. Da 25 a 29 anni è previsto il Pap test ogni tre anni, mentre dai 30 ai 64 anni viene offerto il test HPV ogni cinque anni. Entrambi gli esami consentono di individuare precocemente eventuali alterazioni cellulari o infezioni che, se non trattate, potrebbero evolvere in forme tumorali.
«La partecipazione dell’ASP alla Fiera d’Autunno – spiega il Direttore generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago – rappresenta un’ulteriore occasione per essere vicini ai cittadini e diffondere una cultura della salute fondata sulla prevenzione. Portare gli screening nei luoghi di aggregazione significa facilitare l’accesso ai servizi e ricordare che la diagnosi precoce resta l’arma più efficace per tutelare la vita e ridurre la mortalità legata alle malattie oncologiche».




