La Legge di Bilancio 2026 si prepara a introdurre la Rottamazione Quinquies, una nuova edizione della pace fiscale che estende la possibilità di regolarizzare i debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER). Questa misura, successiva alla Rottamazione Quater (attiva per i carichi 2000-2022), si concentrerà sulle cartelle maturate fino al 2023 per omessi versamenti risultanti da dichiarazioni e controlli automatici.
Il vantaggio comune: sanare con lo sconto
Il principio fondamentale della definizione agevolata resta invariato, sia nella versione Quater che nella Quinquies: i contribuenti sono tenuti a versare solo le componenti essenziali del debito.
- Importi da Versare: Esclusivamente il capitale della cartella, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica.
- Sconti: Vengono interamente eliminati interessi di mora, sanzioni e l’aggio di riscossione.
L’evoluzione dei piani di pagamento: da 5 a 9 anni
La vera novità della Rottamazione Quinquies riguarda la dilazione temporale dei versamenti, introducendo condizioni molto più flessibili rispetto al piano quinquennale della Quater.
| Caratteristica | Rottamazione Quater (Regole Attuali) | Rottamazione Quinquies (Ddl 2026) |
| Durata Massima | 5 anni (18 rate). | 9 anni (54 rate bimestrali). |
| Maxi Rate Iniziali | Previste: 2 rate iniziali pari al 10% del totale dovuto. | Assenti: Tutte le rate sono di importo costante. |
| Rata Minima | Non specificata. | 100 euro (importo minimo per versamento). |
| Interessi sul Rateale | 2% annuo dal 1 novembre 2023. | 4% annuo dal 1 agosto 2026. |
| Rigidità/Tolleranza | Decadenza al mancato pagamento di una sola rata. | Decadenza solo dopo il mancato pagamento di due rate (anche non consecutive) o dell’ultima rata. |
| Prima Scadenza | 31 ottobre 2023. | Prevista per il 31 luglio 2026. |
L’allungamento del piano a 9 anni e la tolleranza sulle rate non pagate sono elementi di forte vantaggio per i contribuenti, offrendo maggiore sostenibilità finanziaria. Tuttavia, si evidenzia che il tasso di interesse raddoppia (dal 2% al 4% annuo), un fattore da considerare nel calcolo complessivo.
La modifica alle regole di decadenza è cruciale: dato che le precedenti rottamazioni hanno registrato tassi di mancato completamento tra il 50% e il 70%, la possibilità di saltare due rate offre un maggiore respiro ai contribuenti in difficoltà temporanea.




