Ragusa – Si è conclusa con uno straordinario successo di pubblico la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, ospitata dal 13 aprile al Museo della Cattedrale – Palazzo Garofalo di Ragusa. Con oltre 20.000 visitatori provenienti da tutta la Sicilia, ma anche da Calabria, Campania e da ogni parte d’Italia e del mondo, l’evento ha dimostrato come anche nei centri più piccoli possano nascere progetti culturali di respiro internazionale.
L’esposizione – prodotta e organizzata da Arthemisia, promossa dal Comune di Ragusa e dal Museo Egizio – Torino, in compartecipazione con la Fondazione Federico II e curata da Paolo Marini – ha rappresentato un’esperienza unica per la città e per l’intera regione, portando per la prima volta in Sicilia i reperti originali del Museo Egizio, il più antico del mondo, che nel 2025 celebra i duecento anni dalla sua fondazione.
Particolarmente significativa la grande partecipazione di giovani e studenti, oltre seimila, con classi provenienti da tutta la Sicilia e dal sud Italia che hanno scelto di visitare la mostra come esperienza didattica e formativa.
Le famiglie, i ragazzi e i tanti visitatori hanno potuto immergersi in un viaggio nel tempo, tra reperti millenari, installazioni multimediali e spazi immersivi, scoprendo i misteri e la bellezza della civiltà del Nilo.
“Questa mostra è stata mille volte più di una mostra – afferma Iole Siena, Presidente di Arthemisia –. È stata la dimostrazione che anche nei luoghi geograficamente più piccoli si possono realizzare grandi progetti culturali, capaci di attrarre visitatori, creare economia, generare entusiasmo e senso di appartenenza. L’arte diventa così anche strumento di sviluppo economico e occasione di crescita per tutti. Questa mostra è stata ancora una volta la dimostrazione che laddove ci sono volontà e visione, le cose si realizzano e portano risultati importanti.”
Giovanni Gurrieri, Assessore al centro storico del Comune di Ragusa, ha dichiarato:
“Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno visitato la mostra: raggiungere i 20 mila visitatori è un risultato importante, che ci riempie di orgoglio. Un grazie sincero va alla cittadinanza, ai turisti, ai visitatori arrivati dalle province e dalle regioni limitrofe, al Museo Egizio, ad Arthemisia e a tutti gli enti che hanno collaborato alla realizzazione di questo straordinario progetto.
Ragusa ha dimostrato di essere non solo un capoluogo di provincia, ma anche una città capace di accogliere e offrire esperienze culturali di alto livello. Questi sei mesi sono stati un vero e proprio esperimento socioculturale, che ha coinvolto e fatto crescere l’intero tessuto sociale ed economico della città.
Sono certo che la conclusione di questa mostra non rappresenti una fine, ma un arrivederci. Stiamo già lavorando a nuove proposte culturali, perché crediamo fortemente che gli innesti culturali nel centro storico siano fondamentali per continuare a far vivere e crescere Ragusa.”
L’evento ha coinvolto l’intero territorio siciliano grazie ai prestiti del Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, del Museo Archeologico Nazionale “Antonio Salinas” di Palermo e del Museo Archeologico Ibleo di Ragusa, e ha potuto contare sul sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del turismo, dello spettacolo e dello sport e Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, Aeroporto di Catania, GAL Terra Barocca ed Enjoy Barocco – Sicilian Experience.




