Dopo mesi di attesa, arrivano le prime certezze sulla Rottamazione Quinquies, la quinta edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali, destinata a essere inclusa nella Legge di Bilancio 2026. La misura è pensata per aiutare cittadini, imprese e professionisti a estinguere i debiti a condizioni più sostenibili, riducendo l’enorme “magazzino” di cartelle esattoriali pendenti.
È fondamentale ricordare che il testo è ancora una bozza e dovrà completare l’iter parlamentare, dove potrà subire modifiche prima della sua entrata in vigore.
Cos’è e chi rientra nella sanatoria
La Rottamazione Quinquies è un regime di definizione agevolata che permette di chiudere le posizioni debitorie pagando un importo notevolmente ridotto.
- Il Beneficio: Consiste nell’estinguere il debito versando il solo capitale originario più le spese di notifica e procedura, mentre vengono totalmente eliminate sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.
- Contenuto: Rientrano i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, inclusi imposte, contributi INPS e sanzioni amministrative statali (come le multe, per le quali però si stralciano solo interessi e aggio, non il capitale della sanzione).
- Ammessi: Possono aderire i contribuenti (persone fisiche o giuridiche) che hanno regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi ma hanno omesso i versamenti dovuti.
- Esclusi: Restano fuori coloro che non hanno mai presentato dichiarazioni (evasori totali) o che sono stati accertati per frode o evasione sostanziale. La scelta degli enti locali di estendere la sanatoria ai propri tributi (es. IMU, TARI) è autonoma.
Piano di rientro: durata, rate e interessi
La misura introduce un piano di pagamento flessibile, pensato per la sostenibilità a lungo termine:
- Durata Massima: Il debito può essere saldato in un massimo di 54 rate bimestrali, coprendo un arco di tempo di circa 9 anni.
- Scadenze Principali:
- Pagamento Unico o Prima Rata: Entro il 31 luglio 2026.
- Ultima Rata: Entro il 31 maggio 2035.
- Interessi: A partire dal 1 agosto 2026, sul debito rateizzato si applica un tasso d’interesse del 4% annuo.
Come e quando aderire: la procedura telematica
L’adesione segue le modalità telematiche già consolidate nelle precedenti rottamazioni:
- Termine Ultimo: La domanda di adesione deve essere presentata online sul portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 30 aprile 2026.
- Comunicazioni ADER: Entro il 30 giugno 2026, l’Agenzia comunicherà l’importo esatto da pagare e il calendario delle 54 rate.
Effetti Immediati: Con l’invio della domanda, tutte le procedure di riscossione in corso (pignoramenti, fermi amministrativi, ipoteche) vengono sospese immediatamente fino al pagamento della prima rata. Il contribuente in questo periodo risulta anche temporaneamente regolare per l’ottenimento del DURC.
Contenziosi: È possibile rottamare debiti oggetto di cause legali, ma è obbligatorio rinunciare al giudizio, che si estinguerà automaticamente dopo il versamento della prima rata.
Decadenza: attenzione al mancato pagamento
Il beneficio della Rottamazione Quinquies si perde in modo automatico se il contribuente:
- Non paga l’unica rata.
- Salta due rate (anche non consecutive).
- Non versa l’ultima rata del piano.
In caso di decadenza, il debito torna pienamente esigibile, con la reintroduzione di sanzioni e interessi ordinari, senza possibilità di un’ulteriore rateizzazione. È essenziale, pertanto, valutare con attenzione la sostenibilità economica del piano a lungo termine.




