L’Assegno Unico e Universale (AUU) di ottobre 2025 è ufficialmente in fase di pagamento. Le prime erogazioni da parte dell’INPS sono state programmate a partire da venerdì 17 ottobre e sono proseguite lunedì 20 ottobre, con l’accredito delle somme spettanti sul conto corrente di numerose famiglie. Le operazioni proseguiranno nei giorni successivi, a seconda dei flussi bancari.
Perché l’importo può variare (ma non per aumenti generali)
Molte famiglie stanno notando un importo diverso dal solito, ma è fondamentale chiarire che non è scattato alcun aumento generalizzato o rivalutazione automatica a ottobre.
Le variazioni osservate dipendono esclusivamente da situazioni individuali e dalla gestione dei conguagli (a credito o a debito) da parte dell’INPS. L’importo dell’assegno è personalizzato e può cambiare a causa di eventi che si sono verificati nei mesi precedenti, tra cui:
- Aggiornamento ISEE: L’INPS ricalcola l’assegno sulla base del nuovo ISEE presentato.
- Conguagli a Credito: Riferiti ad arretrati o correzioni di calcolo che comportano un accredito aggiuntivo.
- Variazioni Familiari: Come il diritto a nuove maggiorazioni (es. per genitori entrambi lavoratori) o la cessazione di un beneficio (es. compimento dei 21 anni da parte di un figlio o perdita della disabilità).
- Conguagli a Debito: Piccole trattenute per correggere pagamenti in eccesso ricevuti nei mesi precedenti.
La vera rivalutazione arriverà nel 2026
Le voci circolate sul web riguardo a un aumento generalizzato a ottobre sono state smentite dai fatti. Gli importi restano quelli già aggiornati all’inizio dell’anno. La vera e propria rivalutazione legata ai nuovi dati Istat sull’inflazione, che comporterà un aumento degli importi base, sarà applicata soltanto a partire da gennaio 2026. Fino a quella data, le cifre resteranno invariate, salvo i ricalcoli dovuti a specifiche variazioni personali.