Maltempo in Sicilia. Un’ondata di maltempo estremo è in procinto di abbattersi sull’Italia, in particolare sulle Isole Maggiori e sulle regioni meridionali, portando con sé il serio rischio di temporali intensi, venti di tempesta e il temuto fenomeno delle alluvioni lampo. Lo annunciano le previsioni meteo de iLMeteo.it.
Nelle prossime ore, il bacino del Mediterraneo vedrà la formazione e l’approfondimento di una vasta area di bassa pressione (ciclone). Si prevede che questa struttura perturbata sia particolarmente violenta, alimentata dalla combinazione di due fattori critici: l’arrivo di aria fredda dal Nord Europa e il massiccio calore accumulato nelle acque superficiali del mare, che rilascia vapore acqueo e fornisce il “carburante” per lo sviluppo di nubi eccezionalmente cariche di pioggia.
Mercoledì 15 Ottobre: venti di tempesta e nubifragi
L’attenzione è massima per mercoledì 15 ottobre, giorno in cui la macchina atmosferica si approfondirà sul Mar Tirreno. Si innescheranno venti fortissimi, con raffiche di tempesta che potranno superare gli 80-90 km/h, in particolare su Sardegna e Sicilia.
Il ciclone provocherà maltempo estremo con:
- Violente precipitazioni e veri e propri nubifragi.
- Piogge persistenti: Il maltempo potrebbe insistere per tre giorni consecutivi (anche giovedì 16 e venerdì 17 ottobre).
- Accumuli Record: Si stimano accumuli complessivi in 72 ore che potrebbero raggiungere localmente i 300 mm d’acqua, una quantità che rende concreto il rischio di allagamenti e smottamenti.
Non sono esclusi, inoltre, fenomeni localizzati come trombe d’aria o marine durante i temporali più forti.
Le zone maggiormente a rischio
Le aree che, secondo gli ultimi aggiornamenti, corrono il rischio maggiore a causa dei temporali violenti sono:
- Sardegna orientale.
- Sicilia: Le province di Trapani, Palermo, Ragusa, Catania e Messina.
- Calabria: Le province di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone.
I temporali si estenderanno successivamente anche al resto delle regioni meridionali.
Cosa sono le alluvioni lampo
Il rischio maggiore è rappresentato dalle alluvioni lampo (flash floods), che si distinguono dalle alluvioni classiche. Si tratta di eventi estremi e molto pericolosi, innescati da temporali stazionari o in lento movimento su bacini idrografici di piccole dimensioni. La pioggia cade con un’intensità eccezionale (fino alla quantità di tre mesi in una sola ora), e la breve durata del fenomeno (poche ore al massimo) non concede tempo sufficiente per l’allertamento e l’evacuazione della popolazione.
Tendenza successiva: rischio di nuova perturbazione
Sebbene il ciclone principale sia atteso allontanarsi gradualmente, il tempo non tornerà subito sereno. Già nel corso del prossimo weekend, una nuova perturbazione potrebbe impattare nuovamente sugli stessi settori vulnerabili (Isole Maggiori e Sud). Gli esperti ipotizzano la possibile formazione di un TLC (Tropical Like Cyclone), un insidioso sistema con caratteristiche tropicali in grado di innescare ulteriori piogge di tipo alluvionale.
Si invitano i cittadini a seguire scrupolosamente le indicazioni della Protezione Civile e a evitare spostamenti non strettamente necessari nelle aree a rischio.