Chiaramonte Gulfi – Sono ben 6.000 i litri di mosto che saranno messi a bollire da venerdì. In questi giorni l’intera frazione di Roccazzo è in fibrillazione. Per fare in modo che tutto riesca alla perfezione. Dal montaggio degli stand, che come sempre saranno installati all’interno del mercato ortofrutticolo, alla degustazione vera e propria che coinvolgerà i visitatori. La trentaquattresima edizione della Sagra dell’Uva, in programma sabato 20 e domenica 21 settembre, farà ancora una volta affidamento sulla spontaneità e sulla generosità dei componenti dell’Associazione giovanile Roccazzo che, a distanza di qualche anno, dopo un fermo che durava dal 2019, si sono voluti scommettere per celebrare nella maniera migliore un momento importante.
Ed ecco che, in queste serate, la macchina organizzativa entrerà nel vivo dopo che a ciascun rappresentante del gruppo è stato assegnato un compito ben preciso. Il tutto per garantire la migliore accoglienza alle migliaia di persone che nella due giorni, sabato e domenica, si riverseranno su Roccazzo per animare un appuntamento entrato, di diritto, a far parte della tradizione e che mette in risalto i prodotti tipici della montagna. Sulla base di ricette tramandate da una generazione all’altra, ci sarà l’opportunità di degustare la mostata e le classiche “cuddureddi” ma anche un buon panino con salsiccia oltre alle immancabili patatine fritte. La kermesse, portata avanti con il sostegno della Regione, assessorato Agricoltura e Foreste, dell’Ars, del Libero consorzio comunale di Ragusa e dell’Amministrazione comunale chiaramontana, oltre che con il supporto di numerosi altri sponsor, chiude, di fatto, il novero delle iniziative estive che hanno caratterizzato quest’area della provincia di Ragusa.
Nella frazione di Chiaramonte Gulfi, la vendemmia contrassegna una fase ben precisa di questo momento d’inizio autunno. Ci sarà, quindi, l’opportunità di acquistare l’uva nelle diverse varietà a cominciare dalla regina della manifestazione, l’uva Italia, ma anche la Vittoria, entrambe specialità della bianca; inoltre, l’uva nera con la black rosè e la nuova varietà denominata “Numero nove”.