È in fase di studio e dovrebbe essere introdotta con la prossima Legge di Bilancio 2026 la “Rottamazione quinquies”. Questa nuova definizione agevolata mira a fornire ai contribuenti uno strumento più flessibile e sostenibile per saldare i propri debiti con il Fisco.
La proposta di legge prevede diverse facilitazioni rispetto ai precedenti provvedimenti di “rottamazione”. Tra le novità più significative spicca la possibilità di rateizzare il debito fino a 120 mesi, ovvero dieci anni. A differenza di alcune misure passate, come la Rottamazione ter, non sarà richiesto il versamento di un acconto iniziale, permettendo ai debitori di accedere al beneficio senza un onere economico immediato.
Un’altra innovazione importante riguarda la maggiore tolleranza sulla decadenza dal beneficio: il contribuente perderà il diritto alla rateizzazione solo dopo il mancato pagamento di otto rate (non più cinque), anche non consecutive.
Ambiti di applicazione e vantaggi
Il disegno di legge non specifica ancora con precisione quali debiti tributari saranno ammessi alla sanatoria. Tuttavia, dalle prime indiscrezioni, sembra che potrebbero rientrare anche le cartelle esattoriali notificate fino al 2023.
La “Rottamazione quinquies” dovrebbe applicarsi ai carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, ampliando l’arco temporale rispetto alla precedente “quater”, che si fermava al 30 giugno 2022. Questa definizione agevolata consentirebbe al contribuente di estinguere i propri debiti versando solo il capitale e le spese di notifica ed esecuzione, con l’esclusione di sanzioni, interessi e aggio di riscossione.
Il provvedimento è molto atteso da numerosi contribuenti in debito con l’Erario, che potrebbero trovare in questa nuova rottamazione una concreta opportunità per regolarizzare la propria situazione fiscale in modo più agevole.