Palermo – “La Sicilia non può e non deve diventare nè bersaglio nè base per operazioni belliche internazionali. Il Governo regionale agisca urgentemente con Roma per difendere l’incolumità dei cittadini siciliani e garantire la pace”. Lo chiede l’onorevole Lidia Adorno, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha depositato all’Assemblea Regionale Siciliana un’interrogazione parlamentare rivolta al presidente della Regione Renato Schifani.
L’iniziativa nasce a seguito dell’attacco sferrato dagli Stati Uniti contro siti nucleari iraniani, un’azione che ha già innescato forti tensioni e il rischio concreto di un’escalation militare e di possibili rappresaglie. A preoccupare in modo particolare è il ruolo delle basi militari statunitensi presenti in Sicilia, Sigonella e il MUOS di Niscemi (Cl), considerati obiettivi sensibili in caso di ritorsioni da parte dell’Iran o di suoi alleati.
Al momento le basi di Sigonella e del MUOS sono direttamente coinvolte nel conflitto attraverso attività di “sorveglianza” del nemico, svolte mediante l’impiego di droni e parabole. Inoltre, pur in presenza della dichiarazione del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha escluso la partenza di aerei dalla Sicilia, il sito specializzato ItaMilRadar – che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo – ha registrato nei giorni 13, 15 e 16 giugno lunghe missioni operative nello spazio aereo prossimo a Israele, Libano e alla Striscia di Gaza, effettuate da un velivolo-spia Boeing P-8 “Poseidon” della US Navy, decollato proprio dalla stazione aeronavale di Sigonella.
“Sigonella è ormai definita la ‘portaerei del Mediterraneo’ e la sua centralità operativa – ha spiegato la deputata regionale pentastellata – rischia di trasformare la Sicilia in un fronte esposto di un conflitto che i cittadini non hanno scelto. I cieli dell’isola, come riportato da fonti indipendenti, hanno già visto operare velivoli militari partiti dalla base di Catania per missioni d’intelligence nell’area mediorientale”.
A rendere più urgente un’azione politica chiara e netta, sono le ultime notizie dal Medio Oriente: dopo giorni di bombardamenti incrociati, è stato annunciato un cessate il fuoco tra Iran e Israele, ma le violazioni sono già iniziate da entrambe le parti, confermando la fragilità della tregua. L’Iran ha definito l’attacco USA “una provocazione” e ha giurato risposte “proporzionate”. In questo clima incandescente, il rischio che la Sicilia venga trascinata in uno scenario bellico è reale.
Da qui la richiesta di Lidia Adorno all’esecutivo regionale di farsi portavoce – con urgenza – presso il Governo nazionale della necessità di tutelare la sicurezza dei siciliani e di impedire l’utilizzo del territorio dell’isola come supporto logistico o operativo per guerre che alimentano instabilità e morte. “Il popolo siciliano – ha sottolineato la parlamentare Ars del M5S – ha il diritto di vivere in pace, non sotto la minaccia di possibili rappresaglie militari. Il governatore Schifani non resti in silenzio: servono prese di posizione nette, azioni concrete e una chiara volontà politica di disinnescare ogni rischio per la nostra comunità. Il presidente Schifani chieda al Governo nazionale di tutelare la popolazione siciliana per impedire che la nostra terra diventi teatro o bersaglio di guerra”.
Il M5S si ritroverà proprio davanti alla base americana presente in provincia di Catania per ribadire un no deciso alla guerra.
“Sabato 28 giugno è previsto un presidio per la pace davanti alla base militare di Sigonella, una mobilitazione civile a cui parteciperemo per ribadire che la Sicilia vuole essere terra di dialogo, non di guerra” ha dichiarato Lidia Adorno.