L’Assegno Unico Universale (AUU) è in arrivo anche questo mese, ma le tempistiche di accredito potrebbero variare a seconda della situazione specifica di ciascun nucleo familiare. Per alcune famiglie si tratterà del solito versamento, mentre per altre giugno potrebbe portare arretrati, conguagli o aumenti legati all’ISEE aggiornato. Ecco una guida completa per non perdere neanche un euro.
Quando arriva l’Assegno Unico di Giugno 2025?
La data da segnare in calendario è giovedì 20 giugno 2025. Da quel giorno, l’INPS ha iniziato ad accreditare l’Assegno Unico a chi lo riceve regolarmente e non ha avuto variazioni di importo rispetto a maggio. Per chi, invece, è in attesa del primo pagamento o ha visto modificarsi l’importo per effetto di un nuovo ISEE, un cambio nella composizione familiare o un conguaglio (positivo o negativo), l’accredito avverrà negli ultimi giorni di giugno. In ogni caso, l’accredito avverrà automaticamente sul conto corrente indicato nella domanda e sarà visibile nella sezione dedicata del portale INPS.
Come controllare importo e data di pagamento
Per verificare l’importo e la data esatta dell’accredito di giugno, basta accedere al sito dell’INPS con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS). Una volta dentro:
- Apri il “Fascicolo previdenziale del cittadino”.
- Clicca su “Prestazione”.
- Clicca su “Pagamenti”.
- Seleziona l’anno “2025”. Qui potrai consultare l’importo esatto, eventuali note di variazione e la data prevista per l’accredito.
Aumenti e il ruolo cruciale dell’ISEE aggiornato
Il 2025 ha introdotto una lieve rivalutazione dell’Assegno Unico, pari allo 0,8%, per compensare l’inflazione e l’aumento del costo della vita. Questo significa che gli importi sono leggermente più alti rispetto al 2024. Per esempio:
- Le famiglie con un ISEE fino a 17.227,33 euro possono ricevere fino a 201 euro al mese per ciascun figlio minorenne (rispetto ai 199,40 euro del 2024).
- Chi ha un ISEE superiore a 45.939,56 euro, o non lo presenta affatto, riceve una cifra base di 57,50 euro per ogni figlio minorenne (leggermente superiore ai 57,20 euro del 2024).
Attenzione: questi aumenti spettano solo a chi ha presentato l’ISEE aggiornato per il 2025. Senza l’attestazione aggiornata, l’INPS eroga solo l’importo minimo, senza considerare la reale situazione economica del nucleo familiare.
Non perdere gli arretrati: scadenza improrogabile del 30 Giugno!
Il termine ultimo per presentare la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere l’ISEE 2025 aggiornato era il 28 febbraio. Chi ha rispettato quella data, ha già ricevuto l’Assegno Unico calcolato correttamente da marzo. Ma chi è in ritardo ha ancora un’ultima possibilità: c’è tempo fino al 30 giugno 2025 per inviare la DSU. Questa scadenza è fondamentale, perché consente non solo di aggiornare l’importo a partire da luglio, ma anche di ricevere gli arretrati dei mesi precedenti (marzo, aprile, maggio e giugno).
Chi presenterà la DSU dal 1° luglio in poi, vedrà gli importi adeguati solo nei mesi successivi, ma non riceverà alcun rimborso per le mensilità già erogate.
Come fare l’ISEE velocemente: online o CAF?
Per ottenere l’ISEE aggiornato, puoi scegliere tra due strade:
- Rivolgerti a un CAF o patronato : Offrono assistenza gratuita, ma potrebbero avere tempi di attesa più lunghi.
- Utilizzare il servizio online dell’INPS : Accedendo all’area riservata (con SPID, CIE o CNS), puoi compilare la DSU precompilata. Questa è l’opzione più veloce: basta controllare i dati, accettarli e inviare la richiesta. Se tutto è in regola, l’attestazione ISEE è disponibile in pochi giorni.
Quando arriveranno gli arretrati?
Chi invierà l’ISEE 2025 entro la fine di giugno riceverà gli arretrati tra luglio e agosto, in aggiunta alla rata mensile dell’Assegno Unico. Le famiglie interessate saranno avvisate dall’INPS tramite email o SMS, specialmente in caso di conguagli a credito o a debito.
L’Assegno Unico Universale è un contributo fondamentale per le famiglie con figli a carico, e garantire la corretta gestione delle scadenze e degli aggiornamenti è essenziale per ottenere il massimo supporto economico. Seguire attentamente le indicazioni e le scadenze permetterà di evitare ritardi e perdite di importi. In caso di dubbi o problemi, è sempre possibile rivolgersi a un Centro Assistenza Familiare (CAF) o a un patronato per ricevere assistenza gratuita.