Il via libera definitivo della Camera alla Legge di Bilancio 2026 segna il debutto ufficiale della Rottamazione Quinquies. La nuova definizione agevolata rappresenta un’occasione cruciale per milioni di contribuenti, offrendo una via d’uscita per regolarizzare i debiti accumulati in oltre vent’anni. Il meccanismo punta sulla sostenibilità: abbattimento dei costi accessori e tempi di rientro estremamente dilatati.
I pilastri della sanatoria: cosa si paga e quanto si risparmia
La “Quinquies” permette di estinguere le pendenze con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione versando esclusivamente la quota capitale (l’imposta o il contributo originario). Il risparmio è netto: vengono infatti azzerati sanzioni, interessi di mora e aggio.
Per rendere l’operazione meno gravosa, il tasso di interesse per chi sceglie la rateizzazione è stato fissato al 3%, un punto in meno rispetto alle ipotesi iniziali.
Platea e requisiti: chi può accedere al beneficio
La misura copre un arco temporale molto ampio, riguardando i carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.
- Soggetti ammessi: Cittadini e imprese che hanno regolarmente presentato le dichiarazioni fiscali, ma non hanno poi onorato i pagamenti.
- Esclusi: Restano fuori dal beneficio gli “evasori totali” (chi ha omesso la dichiarazione) e i debiti relativi a carichi non dichiarati.
Il piano di rientro: 54 rate verso il 2035
La flessibilità è il vero punto di forza di questa quinta edizione. Il contribuente può optare per:
- Saldo unico: Da corrispondere entro l’estate del 2026.
- Dilazione decennale: Un massimo di 54 rate bimestrali distribuite in 9 anni.
Il debutto dei pagamenti è fissato per l’estate 2026, con un calendario che si estenderà fino al 2035. Ciascuna rata dovrà avere un importo minimo di 100 euro.
Procedura di adesione e “scudo” legale
La domanda andrà presentata esclusivamente per via telematica. All’atto dell’istanza, il debitore dovrà indicare il numero di rate desiderato e dichiarare eventuali contenziosi legali pendenti, impegnandosi a rinunciarvi. L’adesione garantisce effetti immediati: i procedimenti esecutivi e i giudizi in corso vengono sospesi fino al perfezionamento della pratica (pagamento della prima rata).
Attenzione alla decadenza: tolleranza ridotta
Il diritto ai benefici della rottamazione non è assoluto. Il contribuente decade automaticamente dal piano agevolato in caso di:
- Mancato pagamento di due rate, anche non consecutive.
- Insufficiente o tardivo versamento delle scadenze.
In caso di decadenza, il debito originario verrà ripristinato integralmente, includendo nuovamente tutte le sanzioni e gli interessi precedentemente stralciati, e l’Agente della Riscossione riprenderà le azioni di recupero coattivo.




