Inutile guardare oggi al portafoglio o cercare moduli sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per la Rottamazione Quinquies, la nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali, il fattore determinante non è il “quanto”, ma il “quando”. Nonostante i dettagli tecnici siano già al centro del dibattito, il vero snodo dell’intera operazione è fissato al 2026. Fino ad allora, il sistema della riscossione resterà in una fase di apparente stasi.
Il 2026: non solo una data, ma una scelta strategica
Il rinvio dell’operatività al 2026 non è casuale. Secondo le analisi dei principali quotidiani economici pubblicate tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, questa scelta risponde a una triplice necessità:
- Pianificazione dei conti pubblici: Spostare l’avvio permette allo Stato di spalmare l’impatto sui flussi di cassa in un orizzonte fiscale più lontano.
- Efficienza tecnologica: L’Agenzia delle Entrate-Riscossione necessita di tempo per aggiornare le piattaforme digitali e incrociare le banche dati, così da fornire ai cittadini elenchi di debiti già “puliti” e pronti per la sanatoria.
- Strategia politica: Collocare la misura a metà legislatura permette al Governo di gestire con più respiro la cosiddetta “tregua fiscale”.
Cosa cambia per il contribuente nell’attesa
In questo limbo normativo, è fondamentale comprendere che nulla è ancora cambiato. Le cartelle esattoriali restano valide e seguono le regole ordinarie. Solo con l’approvazione dei decreti attuativi nel corso del 2026 la misura diventerà concreta. In quel momento si aprirà la finestra per:
- Inviare la domanda di adesione ufficiale;
- Ottenere il ricalcolo delle somme (senza sanzioni e interessi di mora);
- Sottoscrivere il piano di rientro rateale.
La fase preparatoria del Ministero
Fonti del Ministero dell’Economia confermano che questi mesi di attesa serviranno all’apparato burocratico per definire con precisione il perimetro dei carichi ammissibili. L’obiettivo è minimizzare gli errori tecnici che hanno rallentato le edizioni passate, offrendo al contribuente un quadro chiaro della convenienza dell’operazione non appena scoccherà l’ora X.
In conclusione, sebbene la Rottamazione Quinquies serva a chiudere conti aperti col passato (debiti fino al 2023), la sua efficacia è proiettata nel futuro. Il 2026 sarà l’anno in cui gli annunci lasceranno spazio ai bollettini di pagamento, segnando l’effettiva riapertura del dialogo tra Fisco e cittadini.




