Ragusa – L’ex scuola rurale di San Giacomo diventerà un centro aggregativo per ragazzi dai 4 ai 18 anni “Era stato realizzato per ospitare una piccola scuola rurale che potesse dare istruzione a bambini e ragazzi che popolavano il piccolo borgo di San Giacomo, salvo poi cadere in abbandono pochi decenni dopo. Ora – dichiara il sindaco, Peppe Cassì – grazie a un co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), diventerà un centro aggregativo per ragazzi dai 4 ai 18 anni), uno spazio riqualificato dopo poter svolgere, all’interno e nell’ampio esterno, attività socio – educative e ludiche”.
“Nel complesso – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida – il progetto, del quale in questi giorni abbiamo consegnato i lavori, prevede l’adeguamento, la rifunzionalizzazione e la ristrutturazione sia dell’edificio e sia dell’area esterna di pertinenza, con la fornitura di attrezzature e arredi.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio aggregativo in mezzo alla natura, disponibile tanto per i minori quanto per le famiglie. Gli spazi a disposizione permetteranno di accogliere all’interno 20 persone, ma i destinatari dei servizi svolti potranno essere 40 ragazzi e 50 genitori. Dentro ci sarà un una snoezelen room per la stimolazione dei 5 sensi dei bambini, due sale polivalenti in cui poter svolgere percorsi didattici, doposcuola, apprendimento digitale, attività musicali, laboratori di sostegno genitoriale, e un corpo servizi. All’esterno ci sarà uno spazio porticato e una serra bioclimatica, e si potranno realizzare un orto didattico, esperienze motorie e sportive, attività esplorative.
Per farlo saranno rimodulati gli spazi interni e risistemati gli esterni, forniti gli arredi, abbattute le barriere architettoniche, rifatti tetto e infissi. Tutti gli impianti saranno realizzati ex novo, pensati per ridurre i consumi e favorire il risparmio energetico. Sarà a tutti gli effetti un polo integrato all’ambiente circostante.” “Il nostro obiettivo – conclude l’assessora all’Inclusione Sociale, Elvira Adamo – è creare uno spazio di condivisione e socializzazione tra tutte le persone della comunità, e in particolar modo offrire un luogo dove dare sostegno concreto alle famiglie in condizione di vulnerabilità o a rischio di emarginazione sociale.
Guardiamo così a percorsi educativi e di potenziamento delle competenze, ma anche a eventi ludico-ricreativi all’aperto da svolgere insieme a minori e famiglie. La gestione sarà coadiuvata da ETS, individuato con procedura pubblica, che opererà attraverso una équipe Multidisciplinare guidata da un assistente sociale del Comune e costituita da diverse figure professionali: psicologi, educatori, pedagogisti, mediatori culturali, insegnanti di musica, animatori sportivi e operatori di segreteria.
Il servizio sarà erogato in via sperimentale per 12 mesi e in modo flessibile, per 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, ma è già prevista l’estensione del servizio al sabato e alla domenica, in caso di attività per le famiglie, o nei periodi di chiusura scolastica”.




