Il destino della nuova sanatoria fiscale resta avvolto nell’incertezza. Nonostante la Rottamazione Quinquies sia uno dei pilastri della Legge di Bilancio 2026, l’assenza di riferimenti diretti nel recente maxi-emendamento presentato dal Governo ha sollevato dubbi sull’effettiva portata della misura e sulle migliorie promesse nelle scorse settimane.
Incertezza politica: cosa manca all’appello?
Il maxi-emendamento, che aggiunge 3,5 miliardi di euro alla Manovra, ha recepito molte modifiche ma ha lasciato fuori i correttivi più attesi sulla pace fiscale. Le proposte spinte con forza dalla Lega rischiano ora di finire ai margini del dibattito parlamentare. In particolare, restano in bilico:
- Taglio degli interessi: il passaggio dal 4 percento al 2 percento.
- Accesso facilitato: l’apertura a chi è già in regola con la precedente Rottamazione Quater.
- Regole di decadenza: la norma che prevede lo stop ai benefici in caso di mancato saldo dell’ultima rata o di mancato versamento di due rate complessive.
I punti fermi della sanatoria 2026
Al netto delle modifiche ancora in discussione, l’impianto base della Rottamazione Quinquies uscito dal Consiglio dei Ministri prevede:
- Debiti coperti: carichi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023.
- Piano di rientro: rateizzazione in 9 anni con 54 scadenze bimestrali.
- Vantaggi: azzeramento delle sanzioni e interessi fissati per ora al 4 percento.
- Enti locali: possibilità di includere anche tributi comunali come IMU e TARI.
- Platea: si stima che la misura possa interessare circa 16 milioni di contribuenti.
Il filtro anti evasori
A differenza delle edizioni passate, la versione Quinquies si presenta più rigorosa. La norma punta a escludere chi ha eluso totalmente il fisco: per aderire, infatti, è necessario aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi per le annualità interessate. L’obiettivo è supportare chi ha dichiarato ma non ha avuto la liquidità per pagare, bloccando contestualmente pignoramenti e procedure esecutive una volta attivata la pratica.
Il rischio del binario morto
Tecnicamente, gli emendamenti correttivi sono ancora depositati e votabili. Tuttavia, politicamente il rischio è alto: il Governo potrebbe decidere di procedere con il testo base senza recepire le promesse di ampliamento della platea per ragioni di copertura finanziaria. Se il maxi-emendamento resterà l’unico veicolo principale, la Rottamazione Quinquies potrebbe nascere orfana delle flessibilità richieste dalla maggioranza.




